Brexit

Brexit, May ha la fiducia, ma la strada è…

Con uno scarto di appena 19 voti, con 325 voti la sfiducia non è stata accolta, 306 favorevoli.

Dettaglio del voto

La May ha da subito risposto, aprendo un dialogo per colloqui con tutti i partiti che compongono il parlamento inglese, da questo momento la strada è in salita, dovrà costruire una maggioranza in grado di appoggiarla, nel discorso post fiducia ha anche detto che lunedì presenterà una mozione per esporre come il governo intenderà procedere .

Il primo ministro pur disposta al dialogo non sembra però disponibile a cambiare la sua posizione in merito all’accordo con l’UE, esclude un secondo referendum e non si è impegnata a escludere un uscita senza accordo.

Si avvicina una soft Brexit, ma anche in questo caso per la May sarà un rischio, rischia di spaccare internamente il suo partito e non può permetterselo.

Soft Brexit potrebbe significare la permanenza del regno all’interno del mercato unico europeo.

La data del 29 marzo sarà impossibile da rispettare, se non con un uscita dell’Inghilterra senza alcun accordo, che per il Regno Unito potrà essere un vero disastro, senza alcun accordo neanche commerciale con il resto d’Europa, mentre per la Comunità Europea l’impatto sarà meno evidente, ma c’è da considerare la protezione dei diritti di tutti i cittadini europei residenti in Inghilterra, che senza accordo così come gli Inglesi in un paese UE, Extra comunitari.

Vedremo nei prossimi giorni quale saranno le mosse della May, che dovrà essere lei a richiedere direttamente all’Europa uno spostamento della data e gli stati membri all’unanimità concederla, a questo punto chiedendo a May nel caso in cui si decida di dare più tempo, più garanzie.

In ogni caso come ricordavo ieri non è più possibile modificare il trattato esistente se non in minima parte e sarà quindi necessario un nuovo trattato e la Comunità Europea non è disponibile a lasciare ulteriori concessioni al Regno Unito.

 

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