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IAG modifica lo statuto per gli azionisti non UE

In un comunicato diffuso ieri dal gruppo IAG, il consiglio stabilisce alcune regole per limitare la partecipazione azionaria di persone o società non UE.

iag-international-airlines-groupPer rimanere al di sotto della soglia massima consentita dal regolamento europeo per la libera circolazione aerea all’interno dell’unione per vettori “UE”.

Analizziamolo nel dettaglio perchè c’è un punto in particolare che sembra non proprio in linea con la normativa comunitaria.

Parte dalla conferma che il limite massimo di azioni Rilevanti non UE è fissato a 47,5 % e ammette che non ci può essere alcuna garanzia su quando, o se, il massimo consentito verrà rimosso, in effetti la commissione non sembra aver alcuna intenzione di modificare questo articolo.

IAG confirms that the Permitted Maximum of Relevant Non-EU Shares shall be fixed at 47.5 percent. There can be no assurance as to when, or if, the Permitted Maximum will be removed.

Partendo da quello che rimane il punto chiave della questione, ovvero la percentuale di azioni massime non UE per operare voli interni allo spazio aereo dell’unione, prosegue…

Ai sensi dell’articolo 11.8 dello statuto della Società, dopo la pubblicazione di questa noto non potranno essere effettuate acquisizioni di azioni da parte di Persone Rilevanti Non UE.

Il Consiglio conferma che non rilascerà alcun certificato a Soggetti Rilevanti non UE in tal modo non potrà essere confermato l’acquisto ai sensi dello statuto sociale.

Di conseguenza, le azioni acquistate da una Persona Rilevante non UE dopo la pubblicazione di questo annuncio saranno trattate dalla Commissione come Azioni Interessate e la Commissione darà una Comunicazione sulla Quota Interessata a qualsiasi Acquirente di Persone non UE rilevanti.

Under Article 11.8 of the Company’s bylaws, after the publication of this announcement no acquisitions of shares by Relevant Non-EU Persons may take place.

The Board confirms that it will not issue any certificate to Relevant Non-EU Persons that would make such acquisitions effective under the Company’s bylaws.


Accordingly, any shares acquired by a Relevant Non-EU Person after the publication of this announcement will be treated by the Board as Affected Shares and the Board shall give an Affected Share Notice to any such Relevant Non-EU Person purchaser.

IAG quindi mette le mani avanti e da regolamento renderà effettive le acquisizioni di azioni solo dopo un analisi del soggetto acquirente e solo nel caso sia un soggetto UE.

Ma è il paragrafo successivo, che pone qualche domanda:

IAG confirms that Relevant UK Persons are not and will not be treated as Relevant Non-EU Persons and, therefore, are not and will not be subject to the restrictions on share acquisitions set out in this announcement, unless IAG notifies shareholders otherwise. IAG has no plans to issue such a notification.

traduzione letterale: IAG conferma che le Persone Rilevanti del Regno Unito non sono e non saranno trattate come Soggetti Rilevanti non UE e, pertanto, non sono e non saranno soggette alle restrizioni sulle acquisizioni di azioni riportate nel presente annuncio, a meno che IAG non informi gli azionisti diversamente. IAG non ha in programma di rilasciare tale notifica.

Il punto di discussione è, se il Regno Unito procederà con la BREXIT, a tutti gli effetti, le “Persone Rilevanti del Regno Unito” saranno considerati dalla Comunità Europea “Extracomunitari” e quindi a differenza di quanto comunicato da IAG per rientrare nei parametri della regolamentazione UE non potrebbero essere considerati tali.

Quindi, o IAG già si aspetta un passo indietro del governo inglese per la Brexit, o non si capisce come con questa precisazione possa pensare di rientrare nella normativa dei vettori UE.

 

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