Milano Cortina 2026, settimana di ispezioni
Iniziata oggi da Venezia, la 6 giorni della commissione che aggiudicherà la città vincitrice che ospiterà le olimpiadi invernali del 2026, in questa settimana i membri visiteranno tutti i siti che il comitato organizzatore ha inserito nel dossier.
Il Veneto e la Lombardia con Cortina che ospitò i giochi nel 1956 e Milano, insieme per una candidatura considerata rivoluzionaria da Christophe Dubi, direttore per le candidature olimpiche del CIO.
Un grande gioco di squadra come sottolineato dal presidente del Coni Malagò e dal governatore del Veneto Luca Zaia, padrone di casa che sottolineano la grande sintonia tra i sindaci di Milano Giuseppe Sala e Cortina Gianpietro Ghedina e i due governatori di Lombardia e Veneto, il Coni e il governo.
“We dream together”
A nome del governo era presente il sottosegretario Giorgetti che ha subito annunciato la sottoscrizione dell’accordo di programma con il CIO e gli enti coinvolti a garantire la partecipazione dello stato nella realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento dei giochi.
Opere che in base all’agenda 2020 devono essere compatibili con il contesto in cui verranno realizzate e non rimanere cattedrali nel deserto, ovvero poter essere utilizzate anche dopo le olimpiadi, tutte le opere infatti saranno corredate non solo di un piano di spesa per la realizzazione ma anche di un dettagliato piano di gestione a giochi conclusi.
Il governo garantirà la sua partecipazione per tutte quelle opere comprese infrastrutture di viabilità, strade, ferrovie e aeroporti che non saranno solo per i giochi ma, opere necessarie e ad uso del Veneto e la Lombardia, come nel caso dell’asse Milano Bormio, che è in fase di progetto il completamento del potenziamento della viabilità è per Cortina il raddoppio della viabilità esistente, da Pian di vedoia, località dove termina l’autostrada Mestre – Belluno.
In mattinata il comitato è stato accolto in aeroporto a Venezia dal presidente Enrico Marchi che ha illustrato il master Plan dello scalo di Tessera, piano che prevede il raddoppio dell’aerostazione e l’adeguamento della viabilità aeroportuale, oltre che la realizzazione entro il 2021 del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e la linea ferroviaria Mestre Trieste, con il collegamento diretto tra la stazione di Mestre e l’aeroporto Marco Polo.
Mestre e il suo territorio infatti saranno un HUB per le olimpiadi del 2026, e avranno un ruolo chiave nel permettere un più rapido collegamento tra Milano e Cortina.
Sia Zaia che Malagò sono ottimisti e credono in questo sogno di portare le olimpiadi a Milano e Cortina e spetterà a Zaia in questi giorni “mostrare le bellezza del Veneto” le dolomiti Bellunesi, patrimonio dell’UNESCO e uno dei più importanti SKY HUB a livello internazionale.
Il 26 giugno a Losanna, verrà resa nota la città o nel nostro caso, le città vincitrici, L’Italia, il Veneto e la Lombardia sono pronte, sarà questa una grande occasione di rilancio in particolare per le dolomiti Bellunesi e per Cortina, un territorio con importanti potenzialità, molto delicato e che attende da anni opere viarie e non solo, per poter competere con le altri importanti località e regioni che la circondano.