Delta, United e American Airlines non demordono, e continuano…
Delta, United e American Airlines non demordono, e continuano la loro campagna contro Air Italy in quanto per il 49% in mano a Qatar Airways, chiara e diretta la risposta di Air Italy che ha trasmesso alla stampa una nota ufficiale.
“Ad oggi disponiamo di una flotta di 13 aeromobili, cinque dei quali sono in grado di operare sul lungo raggio. Nel sentirci orgogliosi del nostro talento e del nostro servizio di altissimo livello, siamo al contempo perplessi (seppur leggermente lusingati) dal fatto che i tre più grandi vettori statunitensi, che gestiscono una flotta di oltre 2.500 aeromobili, sostengano di essere minacciati da noi.” (nota stampa Air Italy)
La richiesta da parte di 11 senatori di indagare sulla presunta “violazione dell’accordo firmato agli inizi del 2018 tra usa e Qatar”, risale a qualche mese fa.
Nei giorni scorsi il segretario di stato USA Pompeo, messo alle strette durante un audizione al senato ha comunicato ai senatori: “stiamo guardando con attenzione alla decisione del Qatar di prendersi il 49% di quella compagnia”.
La preoccupazione dei senatori è puntata nel ritenere che l’ingresso del vettore di Doha nell’ex Meridiana «violi l’accordo firmato agli inizi del 2018» tra Usa e il Paese mediorientale, andando così a rafforzare la posizione di American-Delta-United che dal 2015 accusa le tre big del Golfo persico (Emirates, Qatar Airways, Etihad) di volare con le sovvenzioni statali.
Partendo dal presupposto che il governo e le autorità USA non hanno alcuna competenza su un vettore italiano, con sede in Italia, non capisco il senso di indagare o ostacolare il lavoro di una compagnia che con l’impegno di tutto il team e ovviamente con gli investimenti degli azionisti, compresa Qatar Airways, una compagnia con appena 13 aeromobili che potranno solo minimamente scalfire il mercato tra Europa e USA dominato da colossi come Delta, United, American Airlines e i vettori partner.
Mi chiedo dove sia il problema e le motivazione per acquistare spazi nei giornali per scrivere quanto segue:
“Caro Presidente Trump, la tua amministrazione è stata costruita sul principio forte che il governo degli Stati Uniti combatterà per i lavoratori americani, contro i governi stranieri che rompono gli accordi commerciali: lo scorso anno l’amministrazione ha raggiunto un’intesa storica con il Qatar (il cosiddetto Open Skies Us, ndr), ma il Paese arabo sta ignorando l’accordo e concede alla compagnia massicci sussidi governativi per lanciare nuove rotte verso gli Stati Uniti attraverso la sua partecipazione in Air Italy.
Air Italy era un vettore regionale in difficoltà finché la Qatar Airways non ha iniettato decine di milioni di dollari nell’azienda per aggirare l’accordo ed espandere la sua presenza negli Stati Uniti. Negli ultimi giorni, Qatar Airways ha utilizzato il suo partner italiano per lanciare rotte verso Los Angeles e San Francisco, e ha aggiunto voli a Miami, in un ulteriore sforzo per indebolire le compagnie aeree statunitensi
In poche parole, la Qatar Airways rappresenta una grave minaccia per i posti di lavoro americani e la salute dell’industria aerea”.
La risposta di Air Italy non si è fatta attendere