B737Max 8 sarebbe bastata una spia per evitare i…
Notizia imbarazzante per la FAA americana e per Boeing, quella diffusa dall’agenzia AFP, secondo la quale la FAA nel 2018 era al corrente di un importante dettaglio che poteva richiedere lo stop di tutti i velivoli B737Max in servizio.
Secondo una fonte ben informata (ne Boeing ne FAA hanno confermato), la FAA avrebbe valutato infatti lo stop dopo essere venuta a conoscenza che Boeing aveva disattivato il segnale di allarme che doveva avvisare i piloti di un malfunzionamento del sistema MCAS.
Il MCAS e i sensori
Secondo le indagini in corso per i due incidenti Lion Air e Ethiopian, sono stati causati da un malfunzionamento del software del sistema automatico che controlla l’aeromobile per evitare che vada in stallo, il MCAS.
Il segnale di allarme disattivato, consiste in una combinazione di spie e segnali acustici, che in gergo tecnico vengono chiamate “disagree lights”, le spie si accendono ed inviano un segnale acustico al pilota quando il sistema rileva dei messaggi difettosi inviate dai sensori posizionati sulle ali.
Nel caso ad esempio dello schianto di Lion Air, dove le indagini sono già in stato avanzato, gli investigatori ipotizzano che uno dei sensori, potrebbe aver inviato informazioni errate al sistema MCAS, attivandolo e causando l’abbassamento brusco del muso dell’aereo, senza dare modo al pilota di correggerlo.
Gli ispettori della FAA
Nel 2018 gli ispettori della Federal Aviation Administration, incaricati di montare la flotta B737 della Southwest Airlines, il più grande cliente di 737Max al mondo con 34 esemplari in flotta, avrebbero scoperto che il produttore aveva disattivato il segnale del malfunzionamento del sistema MCAS.
Secondo la stessa fonte gli ispettori non hanno deciso di intervenire e durante le indagini , hanno anche scoperto che il segnale di allarme sarebbe stato parte di un servizio PLUS aggiuntivo e non compreso nel pacchetto standard venduto al vettore, non è chiaro se questa ipotesi sia vera ne il reale motivo per cui Boeing lo abbia disattivato.
Sembra certo però che Southwest Airlines non fosse al corrente della scelta di Boeing e che immediatamente dopo l’incidente della Lion Air, la stessa compagnia dopo aver chiesto spiegazioni a Boeing, scoperto che secondo il costruttore il “servizio” era opzionale, abbia chiesto di riattivare il segnale.
Ne la FAA ne la Boeing hanno al momento rilasciato dichiarazioni sulla notizia diffusa da AFP, ma se la notizia venisse confermata, sarebbe un ulteriore problema per Boeing che dovrebbe giustificarsi sul perché un allarme di questa importanza sia stato considerato solo un optional e se i due incidenti potevano essere evitati nel caso in cui non fosse stato disattivato.
Indagini non ancora concluse; sarebbe bastato un avviso per evitare le due tragedie?
Se le indagini ancora in corso confermeranno che la causa dello schianto dei due Boeing B737 max 8 è il sistema MCAS, che attualmente è oggetto di un aggiornamento software che dovrà essere ricertificato dalla FAA ma anche dalle altre agenzia di sicurezza al volo, è da valutare se tale avviso poteva dare il tempo al pilota di non perdere il controllo dell’areo.
E’ noto anche, che ci sia da chiarire quanto e se, i piloti siano stati adeguatamente formati dal costruttore sul funzionamento del MCAS e delle modalità per disattivarlo.
I piloti hanno espresso più volte dubbi sulla formazione e sulla mancanza di informazioni dettagliate sul funzionamento del sistema e sulle modalità per spegnerlo, in entrambi gli incidenti, i piloti hanno lottato per riprendere il controllo dell’aereo, senza riuscirci, si suppone quindi che non siano stati in grado di disattivare il sistema MCAS.
Fonte: agenzia AFP