Ginevra
Ginevra, la città francofona immersa tra le vicine alpi e le colline del Giura, si trova nell’insenatura in cui il Rodano lascia il Lago di Ginevra.
Per la sua tradizione umanitaria e l’atmosfera cosmopolita, è considerata la “capitale della pace” qui vi sono la sede europea dell’ONU e quella mondiale della Croce Rossa.
Per chi arriva in aereo all’aeroporto di Ginevra, arrivare in centro città è molto semplice e soprattutto gratuito, ebbene si, sono rimasto sorpreso anche io, nella zona arrivi, prima di uscire cercate la colonnina della biglietteria automatica dell’azienda di trasporti locale, il biglietto è gratis e ha una durata di 80 minuti.
Volendo, il centro città è raggiungibile con una camminata di circa 40 minuti, tra parchi, quartieri residenziali e costeggiando l’immenso polo fieristico inserito nell’area aeroportuale, famoso per il salone dell’auto.
I due volti di Ginevra
Ginevra è una città particolare non solo perchè hanno sede importanti istituzioni mondiali e numerose ambasciate, ma anche per la sua configurazione urbanistica e la sua architettura.
A prima vista, prima di raggiungere il centro storico, si notano due cose, palazzoni immensi, architettonicamente molto semplici e molto verde, in potrebbe sembrare quasi una città dormitorio, un po fredda, camminando sul lungo lago, l’impressione iniziale inizia a cambiare.
Il centro storico
Qui si iniziano a intravedere, i primi palazzi con uno stile più francese, eleganti, ed una volta arrivati ai piedi della collina, sopra la quale si eregge il centro storico, basta girare l’angolo, perchè il nuovo lascia spazio ad un piccolo angolo di storia.
Si scoprono fontane, palazzi storici, piccole viuzze che risalgono sulla collina, per arrivare alla cattedrale di Ginevra ed al municipio.
Il CERN
Ginevra è famosa anche per il CERN, il Centro Europeo di Ricerca Naturale, dove a 100 metri sotto la superficie, oltre al più famoso accelleratore circolare ne sono presenti altri 6, costruiti in vari periodi a partire dalla fondazione dell’istituto. Fin dal principio, è stato previsto che ogni nuova e più potente macchina avrebbe utilizzato le precedenti come “iniettori”, creando una catena di acceleratori che porta gradualmente un fascio di particelle ad energie sempre più elevate. Per consentire il funzionamento di questa catena, tutte le funzioni degli acceleratori sono coordinate da un unico segnale di riferimento, generato da un sistema di orologi atomici e distribuito per tutta l’installazione, con una precisione dell’ordine del nanosecondo.
A settembre ogni anno è previsto un Open-Day di alcuni giorni per visitare il Centro di Ricerca, anche in aeree non accessibili al publico durante gli altri periodi dell’anno.
Cosa vedere a Ginevra
Jet d’eau
Costruito in origine come valvola di sovrappressione della condotta d’acqua a pressione dei macchinari dei gioiellieri, già nel 1891 venne presa la decisione di innalzare e di illuminare il «Jet d’eau» (il getto d’acqua) – in questo modo è diventato l’emblema della città, con 500 litri di acqua del lago che oggi schizzano ogni secondo verso l’alto con una velocità di quasi 200 km/h.
Cattedrale di St-Pierre
L’architettura della Cattedrale ha subito più di una modifica nel corso della storia. La sua prima fase di costruzione risale al 1160 e dura quasi un secolo. Sotto la Riforma diventa un luogo di culto protestante a partire dal 1535.
Mamco
Ampie vetrate, sale e pavimenti ancora più ampi, dove si intravedono le tracce delle macchine che un tempo popolavano il luogo: questa vecchia fabbrica non poteva che essere la sede ideale per il Mamco, a cui anche le opere esposte devono la loro esistenza. Qui ogni angolo sembra fatto apposta per l’esposizione che, tre volte all’anno, viene riallestita completamente. Dalla sua inaugurazione, nel 1994, al Mamco si sono viste 450 mostre con opere dai primi anni ’60 a oggi. Il patrimonio del Museo annovera lavori di Christo, Martin Kippenberger, Jenny Holzer, Dan Flavin, Sarkis, Franz Erhard Walther, Sylvie Fleury e molti altri.
Muro dei Riformatori
Al centro del Parco dei bastioni s’innalza l’imponente Muro dei Riformatori. Le grandi figure della Riforma sono rappresentate sotto forma di statue gigantesche e di bassorilievi. Al centro svettano Giovanni Calvino, Guglielmo Farel, Teodoro di Beza e John Knox. Ai lati sono rappresentate le personalità che hanno diffuso la Riforma in Europa. Inciso nel muro, il motto di Ginevra «Post Tenebras Lux» (Dopo le tenebre la luce) è all’origine di una grande fase della filosofia calvinista. All’uscita del parco, la Place de Neuve e i suoi diversi luoghi dedicati all’arte
Giardino botanico
Il Giardino Botanico appena fuori Ginevra svolge al contempo funzioni di area didattica dedicata alla botanica e di amato e vicino parco ricreativo. Dal 1904 il grande parco che ospita piante, alberi, fiori, habitat particolari, serre e uno zoo è accessibile al pubblico. Le varietà di piante sono ripartite tematicamente in base al loro habitat ed illustrate con l’ausilio di tavole informative: piante protette, piante medicinali e utili, piante da giardino e fiori, oltre a fiori esotici.
Queste sono solo alcune delle cose da vedere a Ginevra, per altre info ed alcuni itinerari da questo link è possibile scaricare una guida completa dal sito myswitzerland.com
Ginevra è ben collegata con voli diretti verso le principali città europee, easyJet è la principale compagnia low-cost che opera nell’aeroporto di Ginevra, per controllare tutte le destinazioni di easyJet da Ginevra puoi farlo da qui con la mappa interattiva.
Di seguito il video dell’atterraggio del mio volo easyJet da Venezia (VCE)