Alitalia, ancora nubi all’orizzonte
Termine posticpato al 15 giugno, mentre rimane sicura la partecipazione di Delta, non si sa ancora nulla su chi acquisterà il 30% della nuova Alitalia.
Era il 13 aprile quando Di Maio, a Torino, a margine della presentazione della ‘Casa delle tecnologie emergenti: “Credo che tutto stia andando per il meglio, su Alitalia serve molta prudenza e attenzione. Credo che sia i commissari, sia l’ad di Ferrovie dello Stato, stiano facendo un lavoro molto, molto attento, con l’obiettivo di rilanciare Alitalia“
Lo credo anche io, sicuramente i commissari di Alitalia in primis stanno continuando a fare un ottimo lavoro, i risultati sono noti a tutti, Alitalia cresce, così pure ferrovie stanno cercando di trovare altri partner finanziari per poter realizzare il piano del governo per una nuova Alitalia, nella quale il governo mediante anche la partecipazione del 15% del Ministero dell’economia e delle finanze MEF, avrà un controllo diretto.
Il problema è proprio questo e lo ribadisce anche Lufthansa che continua a manifestare la disponibilità ad entrare nella partita, a patto che “le condizioni per un impegno in Az restano quelle dette in passato: nessun ruolo del Governo” dichiara Carsten Spohr, CEO del gruppo Lufthansa.
Si sta rischiando davvero di far naufragare nuovamente tutto, le condizioni di Lufthansa anche se molto dure, ahimè rispecchiano, e dire il contrario sarebbe nascondere l’evidenza, la realtà dei fatti, Alitalia deve essere profondamente ristrutturata, è necessario proseguire con la crescita, con nuovi voli e verificare attentamente l’organico aziendale in relazione al piano industriale.
Ed intanto Atlantia e il gruppo Toto, non rilasciano ulteriori dichiarazioni, è sempre Di Maio durante un intervista da Lucia Annunziata a dichiarare che :
Questa è un’operazione di mercato. Se riusciamo a chiuderla con Ferrovie, Delta Airlines, il Mef e un altro soggetto che non siano concessionari autostradali, bene, sono contento. Ma se ci sono concessionari autostradali che vogliono partecipare al rilancio di Alitalia, non si possono illudere di poter comprare il silenzio del Governo sulla revoca delle concessioni”.
Il rapporto tra il governo ed il gruppo Atlantia che controlla Autostrade non è mai stato idilliaco, la questione delle concessioni e del ponte Morandi, non è stata ancora chiusa.
Il governo sempre per voce del ministro Di Maio anche se favorevole, non essendoci molte alternative, all’entrata dei concessionari, anche il gruppo Toto lo è, ci tiene a sottolineare come una loro partecipazione in Alitalia non sia vincolata a concessioni del governo sulle concessioni autostradali o su questioni molto importanti come ad esempio il caso “Morandi”.
Rimango dell’idea che la partecipazione di soci come Delta con un esperienza nel settore e di soci finanziari ma anche operativi, non nel senso stretto del termine, ma ai fini di creare sistema, ovvero un piano integrato nazionale dei trasporti e quindi FS e le concessionarie autostradali, sia positivo, a patto che si faccia davvero sistema senza privilegiare nessuno ma realizzando un piano nazionale che potrebbe essere anche esempio per altri in Europa e nel mondo.