Ryanair utile in calo del 29%
L’utile di 1,02 miliardi euro per Ryanair, nonostante una crescita del 7% del traffico passeggeri, corrisponde ad un calo del 29% rispetto al 2018.
I costi derivanti dall’acquisizione del totale del pacchetto azionario di Lauda motion completato negli scorsi mesi, sono esclusi da questo conteggio e ammontano a 139 milioni di euro.
Le tariffe sono calate del 6%, con un conseguente calo delle entrate che però in parte sono state compensate dalle nuove politiche sul bagaglio a mano applicate da Ryanair (che sono costate anche una multa salata decisa dalla AGCM italiana).
O’Leary sottolinea che la crescita della capacità a corto raggio e l’assenza di Pasqua nel quarto trimestre hanno portato a un calo del 6% delle tariffe, che però deve essere letta insieme alla nuova policy sul bagaglio a mano, in quanto il calo delle tariffe e una politica ancora più aggressiva sui prezzi, hanno sicuramente contribuito ad un aumento di passeggeri trasportati, ma portano con se anche un aumento dei costi.
Mi riferisco all’aumento delle vendite di prodotti e servizi “accessori” del 19% ovvero 2,4 miliardi di euro, nella stessa nota infatti si legge che “l’imbarco prioritario e i servizi riservati ai posti sono cresciuti fortemente“, l’imbarco prioritario “Priority“è il servizio che può essere acquistato per poter portare a bordo oltre ad un piccolo zainetto o borsa, da posizionare sotto il sedile davanti, anche un trolley, ovviamente con la precedenza all’imbarco.
Ryanair Labs team di Ryanair creato appositamente per lavorare sullo sviluppo dei servizi digitali e della APP e sito di Ryanair, in particolare con l’introduzione di nuovi servizi a pagamento che sono cresciuti per ogni ospiti in media dell’11% con una spesa di circa 17 euro a persona.
Ryanair continua a mantenere la sua posizione al primo posto in Europa per i costi più bassi, anzi la differenza tra i vettori concorrenti aumenta, nonostante stiano tutti lavorando su una diminuzione dei costi.
Ryanair ha anche dovuto accettare di modificare i contratti in essere con piloti e assistenti di volo in seguito alle numerose agitazioni sindacali, aumentando la spesa per il personale del 6%, 200 milioni di euro.
I costi per il carburante sono aumentati di € 440 milioni di euro.
Lauda
Nel dicembre 2018, Lauda è diventata al 100% di Ryanair con un numero di passeggeri pari a 3 milioni nel primo anno di attività fino a marzo 2019.
L’acquisto delle rimanenti azioni di Lauda, che in parte erano già nel portafoglio azionario di Ryanair, hanno portato al bilancio perdite straordinarie di avviamento di 139,5 milioni di euro.
Costi causati principalmente dal rilascio molto tardivo dei piani di volo per il 2018, alle tariffe promozionali molto basse, contratti di noleggio aerei a breve termine costosi e ai costi sul carburante senza alcuna copertura finanziaria (prevista).
Sono stati previsti investimenti per aumentare la flotta di Lauda dagli attuali 23 A320 a 35 nel 2020.
Analisi del mercato europeo
Ovviamente non poteva mancare un analisi del mercato aereo Europeo di Ryanair, utile per valutare con più attenzione i risultati ottenuti e poter iniziare a fare delle previsioni sul futuro della stessa compagnia, ma non solo.
la situazione economica che si è venuta a creare con la forte concorrenza che ha provocato un abbassamento delle tariffe unito all’aumento del prezzo del petrolio, hanno visto il fallimento di: Primera (Regno Unito e Spagna), Small Planet, Azur e Germania (Germania), Sky Works (Switz.), VLM (Belgio), Cobalt (Cipro), CELLO & Flybmi (Regno Unito) e WOW (Islanda).
Flybe (Regno Unito) invece è stata ceduta, mentre Alitalia e Thomas Cook sono attualmente in vendita, Alitalia come ben sappiamo in amministrazione controllata.
Ryanair prevede ulteriori consolidamenti e fallimenti delle compagnie aeree nell’inverno 2019 e ancora nel 2020 a causa di eccesso di capacità, tariffe ancora più basse e prezzi del petrolio più elevati, in particolare tra quelle compagnie aeree che sono significativamente non coperte o non in grado di coprirsi finanziariamente.