Aeroporto di Firenze

il TAR boccia la nuova pista dell’aeroporto di Firenze

Il TAR della Toscana ha annullato la valutazione di impatto ambientale (VIA) per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze.

Troppe le prescrizioni, secondo il TAR sul progetto dell’ampliamento dello scalo di Firenze Peretola, il nodo centrale sono proprio ben 142 prescrizioni.

Le prescrizioni sono delle indicazioni e accorgimenti per diminuire l’impatto ambientale dell’opera, aggiunte dopo due anni dalla presentazione del piano dall’Enac per conto della società di gestione degli aeroporti Toscani.

Due anni serviti per valutare tutti i possibili impatti del progetto sull’ambiente.

Secondo quanto si legge dalla motivazione del Tar: “ne consegue che la previsione di un numero così elevato di prescrizioni, ma soprattutto il carattere e il tenore di queste ultime, dimostra inevitabilmente il difetto di istruttoria in cui è incorsa l’Amministrazione, che è stata obbligata a posticipare la valutazione dei relativi impatti ambientali“.

TAR: Il progetto sottoposto a Via non conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale

Il Tar valuta punto per punto tutte le contestazioni ch sono pervenute dalle varie associazioni ambientaliste ed esponenti politici di sinistra e del Movimento 5 stelle e parte dal seguente giudizio : “Il progetto sottoposto a Via non conteneva quel grado di dettaglio minimo e sufficiente affinché il Ministero dell’Ambiente addivenisse ad una corretta valutazione di compatibilità ambientale, non essendosi individuati compiutamente le opere da realizzare” ovvero nonostante il Master Plan sia stato assimilato ad un comune progetto definitivo, in realtà non lo è e non contiene i necessari dettagli progettuale per poter procedere ad una corretta valutazione di impatto ambientale.

Questo anche perchè ad essere oggetto del progetto sono importanti vie d’acqua, bacini idrici, l’importante snodo autostradale della A11 e non solo ed infatti il TAR continua:  “La documentazione presentata nell’ambito del procedimento urbanistico conferma come in sede di VIA sia stato presentato un progetto parziale e comunque insufficiente a consentire una compiuta valutazione degli impatti ambientali, essendosi rinviato detto giudizio alle fasi progettuali successive, devolvendo le attività di verifica della corretta esecuzione delle prescrizioni al costituendo Osservatorio Ambientale.” e prosegue “Le opere e gli interventi da realizzare non possono che avere un carattere “accessorio” rispetto al giudizio di compatibilità, attenendo alla fase di esecuzione del progetto e non riguardare aspetti che dovevano essere valutati e risolti in sede di VIA”.

Mentre i comuni fiorentini (Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Poggio a Caiano, Carmignano e Calenzano)  festeggiano la sentenza del TAR, il sindaco di Firenze, riconfermato per il secondo mandato, Nardella, pensa al ricorso al TAR.

Di certo però se il Master Plan non verrà arricchito di tutti i dettagli progettuali, che tengano conto delle prescrizioni inserite nella VIA e della sentenza del TAR, non penso che un ricorso potrà aere esito positivo.

Da questo link è possibile accedere a tutta la documentazione presentata al ministero dell’ambiente e visionare le valutazioni effettuate sul piano.

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