Transavia può crescere
La Francia non finisce di sorprendermi, a quanto pare un sindacato ha anche il potere di impedire ad una compagnia aerea di crescere, come nel caso di Transavia.
In seguito ad un agitazione sindacale, di alcuni anni fa, del più potente sindacato dei piloti francesi il SNPL di Air France, di cui Transavia fa parte, il vettore low cost del gruppo Air France – Klm non ha potuto crescere oltre 40 aerei, finalmente però è stato raggiunto un accordo con il sindacato che ha dato il suo benestare alla crescita del vettore.
Air France e SNPL avevano concordato il limite dei 40 aerei nel 2014 a seguito di uno sciopero di due settimane da parte dei suoi piloti contro i piani del management del gruppo dell’epoca, guidato dal CEO Alexandre de Juniac, i piani prevedevano la crescita della flotta fino a 100 aeromobili in 3 anni (2014-2017), per respingere la concorrenza dei due grandi rivali nel segmento LCC Ryanair ed EasyJet.
Ben Smith, ha dal suo arrivo lasciato il segno in un cambio di rotta del gruppo che ha portato risultati più che positivi nell’ultima semestrale di Air France – Klm , anche rilanciando i colloqui con i sindacati in merito alla crescita del vettore Low Cost del gruppo.
La SNPL, il 13 luglio ha aperto un referendum su un progetto di accordo per eliminare il limite di 40 aeromobile, votazione che si è chiusa mercoledì con il 78% dei membri SNPL di Air France che hanno votato per il si appoggiando la proposta.
L’accordo si riferisce più precisamente a Transavia France con base a Orly, mentre non era previsto alcun limite per Transavia Holland, attualmente Transavia ha una flotta 79 Boeing 737-800 / 700, di cui 38 per la divisione francese
Air France – Klm in una nota rilasciata nei giorni scorsi ha dichiarato: “Transavia France sarà in grado di crescere in condizioni economicamente equilibrate e senza alcuna restrizione sul numero di aeromobili per il gruppo Air France. La società sarà in grado di accelerare la sua offensiva nel mercato a basso costo altamente competitivo, partendo da Orly e dalle stazioni regionali francesi”.
Guillaume Schmid, vicepresidente di SNPL Air France, ha dichiarato che l’accordo prevede che l’eliminazione del limite, permetterà a Transavia di crescere, garantendo nel contempo di non compromettere la crescita di Air France, con sovrapposizioni di rotte e che Transavia non opererà dallo scalo di Parigi CDG e continuerà ad operare solo nel medio raggio senza tratte interne in territorio francese.
Transavia France attualmente ha tre basi, la principale a Parigi-Orly e Nantes e Lione, non si esclude la possibilità di aprire ulteriori basi.
Il piano di Smith per l’intero gruppo si concentra sul miglioramento della redditività e del valore per gli azionisti del gruppo Air France-KLM, quindi non ci aspettiamo una crescita esponenziale di Transavia, ma una crescita ponderata.
Transavia (Francia e Olanda ) ha registrato un margine operativo del 10,4 percento nel secondo trimestre 2019, con un utile operativo assoluto di 52 milioni di euro. Trasportava 4,9 milioni di passeggeri, con un aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’obiettivo è crescere fino a circa 60 velivoli entro il 2024.