Ryanair

Ryanair dovrà restituire 8,5 milioni di euro alla Francia

Non solo in Italia, ma anche in Francia, aeroporti ed enti locali sostengono i vettori nel caso in cui sia necessario incrementare i voli, in scali poco appetibili per le compagnie aerei.

Nel caso di Montpellier, la Commissione Europea ha ordinato al governo francese di richiedere a Ryanair la restituzione di ben 8,5 milioni di euro a Ryanair.Il contributo secondo la commissione erano illegali ai sensi delle regole in merito agli aiuti di stato dei paesi menti dell’Uninione Europea (UE).

Il commissario Margrethe Vestager, in una delle sue ultime disposizioni, prima dell’arrivo della nuova commissione per settembre ottobre, commenta così la decisione, che colpisce ancora una volta Ryanair che non sembra vedere una luce in fondo al tunnel:

La nostra indagine ha dimostrato che alcuni contributi delle autorità locali francesi a favore di Ryanair per promuovere l’aeroporto di Montpellier hanno dato a Ryanair un vantaggio ingiusto e selettivo rispetto ai suoi concorrenti e hanno causato danni ad altri regioni e altri aeroporti regionali. Ciò è illegale ai sensi delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato. La Francia deve ora recuperare gli aiuti di Stato illegali “.

E’ stato un concorrente di Ryanair a richiedere un indagine sui contributi a luglio del scorso anno, ad essere messi sotto indagine, gli accordi di marketing tra l’Associazione per la promozione dei flussi turistici ed economici (Association de Promotion des Flux Touristiques et Economiques, “APFTE”), Ryanair e AMS.

Gli accordi prevedevano un pagamento di un contributo a Ryanair per la promozione turistica di Montpellier nel portale del vettore, per circa 8,5 milioni di euro. 

L’indagine della Commissione Europea

L’indagine ha rivelato però che tali accordi sono stati finanziati con risorse statali e che APFTE è una società quasi interamente pubblica che utilizza fondi statali, non è in alcun modo legata al gestore dello scalo di Montpellier, e quindi tali contributi, sono equiparabili a “aiuti di stato”.

Gli accordi sono stati finanziati tramite risorse statali e che APFTE non è correlata al gestore aeroportuale e finanziata quasi interamente da enti pubblici francesi regionali e locali, che controllano il suo bilancio.

Ha inoltre riscontrato che gli accordi servivano solo per incentivare Ryanair a continuare ad operare sullo scalo, non per un esigenza di marketing, ad aggravare la situazione non risulta che sia stata effettuata nessuna gara, ma che sia stata scelta direttamente Ryanair, a discapito di altri vettori, portando quindi Ryanair in una situazione di vantaggio non regolare, a danno della concorrenza.

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