Air Italy

Un 2019 ancora in rosso per Air Italy

Un bilancio 2018 che ha chiuso con una perdita complessiva di 164,18 milioni di euro.

Non solo per effetto del fermo dei 3 B737Max di Air Italy e l’assorbimento del personale dell’ex Meridiana, ma anche per gli investimenti iniziali necessari per il lancio della compagnia.

Air Italy nel 2018 era ed è ancora oggi in piena fase di rilancio, dopo essersi lasciata alle spalle l’ex Meridiana, e con il contributo finanziario del suo socio di maggioranza, Qatar Airways che detiene il 49% delle azioni del vettore.

Da quanto emerge dal bilancio che la società ha da poco depositato, anche il 2019 sarà sulla stessa linea del 2018.

Si parla anche del Boeing B737Max che Air Italy ha in flotta, ma fermi a terra da marzo ed aveva in piedi un ordine per riceverne ancora, ovviamente la compagnia, ha messo in discussione anche il futuro del B737Max e non esclude di eliminarli dalla flotta, puntando ad altri aeromobili per il corto e medio raggio, ovviamente si pensa ad Airbus.

Air Italy ha già per il lungo raggio aeromobili Airbus e uniformare la flotta porterà solo che benefici alla linea di manutenzione e di costi,

Non solo rilancio e B737Max, ma anche alcuni errori di percorso per alcune rotte a lungo raggio, sospese quasi subito, visti i risultati, India e Thailandia.

Il rilancio pensato ed annunciato quando Qatar decise di investire su Air Italy di Akbar Al Baker, ad del gruppo Qatar Airways, non si è ancora visto, almeno come lo aveva preannunciato lo stesso AD, parlava di 50 velivoli in flotta, ad oggi sono appena 15 compresi i 3 B737Max.

Alcune cifre

  • ore volate 42.283 rispetto alle 50.592 del 2017;
  • passeggeri 1,91 milioni rispetto ai 2,44 milioni del 2017;
  • la riduzione delle attività charter ha comportato 65 milioni di euro di introiti in meno, quelli di linea si sono assottigliati di circa 17 milioni.;
  • Il Rask (ricavo per sedile/chilometro) — uno degli indicatori più importanti sull’andamento delle compagnie aeree — nel 2018 per Air Italy è stato di 6,68 centesimi di euro per ogni chilometro volato, poco sopra i 6,4 centesimi di Alitalia.

La risposta di Air Italy

La risposta di Air Italy è arrivata al Corriere della Sera, come si legge nell’articolo di Leonard

“I risultati finanziari del 2018 risentono di diversi fattori significativi, come il rilancio di Air Italy che ha iniziato le operazioni il 1° marzo e ha richiesto investimenti importanti, alcuni dei quali necessari a risolvere alcuni storici problemi di Meridiana come l’ammodernamento della flotta, la gestione della capacità eccessiva mentre passavamo alla nuova rete di collegamenti, l’impatto del surplus della forza lavoro reintegrata (per via giudiziaria, ndr).

Nel 2019 — al netto di alcune vicende straordinarie come lo stop dei 737 Max e i costi come il volare in regime di continuità territoriale senza compensazione — la nostra performance è migliore di quanto preventivato e prevediamo di crescere ulteriormente». Quanto proprio ai Boeing a terra, l’azienda precisa che la composizione della flotta futura «sarà basata sulle esigenze di crescita e operative”.

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