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Il governo tedesco e le tasse di trasporto aereo

Anche il governo tedesco, pensa a reinvestire le tasse sull’aviazione, per l’ambiente, in ricerca e innovazione.

Ma… non una tassa in più, ovvero un eco-tassa, ma semplicemente destinare quanto incassato, dalla tassazione sul trasporto aereo, per interventi precisi e mirati alla riduzione delle emissioni di CO2.

Il ministro dei trasporti Andreas Scheuer, Parlando ieri al primo vertice dell’aviazione del governo federale tedesco a Lipsia, ha manifestato qual’è l’intenzione del suo ministero:

“Il nostro ministero vuole promuovere anziché vietare, rendere più economici i carburanti puliti e sintetici.

Ci impegniamo a utilizzare le entrate fiscali per l’aviazione per obiettivi di ricerca, innovazione e clima.”

Un approccio completamente diverso, anche se l’obbiettivo finale è lo stesso, non una tassa in più anche se sono leggermente aumentate quelle tedesche, ma vincolare quelle esistenti.

Fortunatamente non è stata accolta la richiesta del ministro dell’ambiente Svenja Schulze, che aveva chiesto un aumento delle tasse sul trasporto aereo, affermando che il mondo ha bisogno di “un prezzo equo di CO2 per i viaggi aerei”, come riportato nel Rheinische Post.

In Germania, le tasse sul trasporto aereo sono pari a 7,50 € per passeggero su un volo a corto raggio, 23,43 € per voli a medio raggio e 42,18 € per il lungo raggio.

Nel 2018 sono state incassati 1,2 miliardi di euro.

Ha ricevuto l’appoggio non solo dei politici presenti alla prima conferenza nazionale sull’aviazione per la Germania, la Luftfahrtkonferenz a Lipsia, ma anche dei vettori, che non avrebbero un aggravio di costi, ma in questo modo un aiuto in ricerca e sviluppo da parte del governo, continuando a fare ciò che da alcuni anni già fanno, anche perchè non si tratta solo di ridurre le emissioni, ma di ridurre consumi e costi per le stesse compagnie.

La German Aviation Association (BDL) ha precedentemente affermato di voler rendere il trasporto aereo un’industria a zero emissioni di CO2.

L’associazione ha sollevato proposte per raggiungere questo obiettivo, compresi gli investimenti in aeromobili più efficienti e un maggiore sostegno per i carburanti alternativi.

Anche Carsten Spohr, CEO di Lufthansa, ha accolto positivamente l’idea del ministro dei trasporti, commentando di vedere grandi opportunità per ridurre l’impatto del trasporto aereo sul clima nel prossimo decennio.

Lo stesso CEO aveva più volte manifestato l’impegno di Lufthansa nel ridurre le emissioni di CO2, sottolineando anche il potenziale per il cherosene sintetico e altri carburanti alternativi come via per raggiungere questo obiettivo.

Il CEO di Lufthansa ha anche sottolineato i modi in cui Lufthansa sta già lavorando per ridurre le emissioni di anidride carbonica, citando il programma di rinnovo della flotta ma ha anche sottolineato l’importanza di adeguare i servizi di navigazione per ridurre ulteriormente il consumo di carburanti, è noto come il controllo del trasporto aereo, non solo in europa, stia incidendo su questi aspetti in maniera rilevante, ed il progretto SESAR, di qui farà parte anche LH, di cui easyJet è il precursore, essendo la prima compagnia a sperimentare la navigazione in 4D potrà essere un passo obbligato verso questa direzione e una gestione del traffico più precisa ed efficiente.

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