Una delle soluzioni per Alitalia ha dell’incredibile
Non si capisce davvero come si possa continuare sulla stessa strada che non ha portato in 15 anni a un nulla di fatto.
Secondo fonti autorevoli ci sarebbe in piedi un ipotesi che ha dell’incredibile, ovvero i 3 commissari di Alitalia avrebbero concordato nella serata di ieri di ritentare un accordo con FS, Delta e Atlantia, nel frattempo, la commissione eruopea vigila e da un ultimatum all’Italia per il prestito ponte da 400 milioni di euro.
Un prestito che come ben sappiamo non verrà verosimilmente mai restituito e non si sa come non possa essere considerato un aiuto di stato.
Una soluzione per sbloccare il prestito ponte, il terzo, va trovata entro lunedì.
Si fa strada anche un ipotesi di nazionalizzazione della società, ipotesa che senza una ristrutturazione non cambierà lo stato di fatto, della prfonda crisi e mancanza di competitività di Alitalia, spostando ancora l’unica decisione possibile per smetterla di buttare i soldi dei contribuenti italiani e salvare il più possibile dei posti di lavoro in Alitalia.
La proposta dei commissari è non solo incredibile, non si capisce su quali basi possano davvero ritentare un operazione di questo tipo, ma c’è il problema Atlantia, la capogruppo di Aeroporti di Roma è sotto pressione per la minaccia di imminente revoca delle concessioni autostradali.
Sembra difficile perciò che una soluzione possa arrivare in extremis riproponendo un consorzio che per stessa ammissione del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli “non c’è più”.
Intanto i 400 milioni di euro per la sopravvivenza della compagnia sono nel mirino, a mio parere giustamente, della commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, che ha ribadito che il nuovo prestito ponte non potrà essere garantito dallo Stato italiano e approvato da Bruxelles, se non a due condizioni: in estrema sintesi, che ci sia la continuità aziendale, e che si faccia avanti ufficialmente un compratore.
Altrimenti a Bruxelles non resterà che aprire una procedura per aiuti di Stato, che si andrebbe ad affiancare a quella già in corso sui 2 precedenti finanziamenti per 900 milioni di euro.
Secondo i legali del Mise, perciò, non resta che aprire una nuova procedura, dando anche un importante e necessario, segnale di discontinuità con l’attuale gestione commissariale, sicuramente gradita a Bruxelles.
Intanto, ieri il ministro Patuanelli ha incontrato l’amministratore delegato di Lufthansa Carster Spohr, accompagnato dal presidente e ceo di Air Dolomiti, Jeorg Eberarth.