Airbus, il WTO ha riesaminato la sua posizione
L’organizzazione mondiale del commercio (WTO – OMC) ha riesaminato la posizione di Airbus in merito ai presunti “aiuti” ricevuti da Germania, Francia e Spagna sullo sviluppo dell’Airbus A380.
In seguito alle misure adottate da EU e Airbus per conformarsi alle raccomandazioni del WTO, l’impatto dei prestiti oggetto del provvedimento che ha portato a 7,5 miliardi di dollari di dazi dagli USA non avrebbero più un impatto sulle vendite di Boeing.
La riduzione ammonterebbe a circa 2 miliardi di dollari e gli USA dovrebbero subito adeguarsi al provvedimento del WTO.
Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) ora dovrebbe considerare che i prestiti concessi ad Airbus per lo sviluppo di un prodotto che non viene più venduto (A380 terminerà la produzione nel 2021) non incidono sulle vendite Boeing.
Il panel del WTO afferma inoltre, che le modifiche già apportate agli accordi di prestito dell’A350 non sono sufficienti per allineare pienamente i prestiti alle condizioni di mercato.
Sulla base di questi risultati, Airbus sosterrebbe l’appello a questo rapporto, secondo le regole dell’OMC.
Nel maggio 2018, l’organo d’appello dell’OMC ha chiarito che l’UE e Airbus hanno rispettato gran parte delle misure in questione, ma ha altresì ritenuto, che fossero necessari alcuni adeguamenti dei prestiti A380 e A350 per rimediare ai loro effetti sul mercato.
Sono state quindi prese misure su entrambi i programmi relativi ai rispettivi prestiti degli Stati membri e di conseguenza sugli effetti di tali prestiti sul mercato, in particolare su Boeing.
Airbus: ci impegniamo a collaborare
Airbus nella nota stampa diffusa oggi, rivendica il suo impegno a collaborare con l’UE e i suoi Stati membri per conformarsi alle raccomandazioni dell’OMC, l’UE e Airbus hanno dimostrato la loro disponibilità a garantire un ambiente commerciale equo nel rispetto degli accordi commerciali internazionali.
Gli USA non si sono adeguati
Al contrario, (sempre secondo la nota) le parti statunitensi interessate non hanno intrapreso azioni visibili per far fronte ai loro sussidi illegali, nonostante le conclusioni dell’organo d’appello dell’OMC nell’aprile 2019 che gli Stati Uniti non fossero riusciti a ritirare i sussidi a beneficio della Boeing o a rimediare ai loro effetti sul mercato attraverso il 737 MAX, 787 o 777X.
Dazi UE in risposta a quelli USA
L’UE ha pertanto richiesto l’autorizzazione dell’OMC di imporre contromisure alle importazioni statunitensi, in linea con la sua stima degli effetti dei sussidi statunitensi su Airbus che ammonta a $ 12 miliardi all’anno.
Tale decisione è prevista nella primavera del 2020 e fornirebbe l’autorizzazione dell’UE a imporre tariffe sulle importazioni di prodotti statunitensi, compresi gli aeromobili Boeing.
Airbus continua a incoraggiare USTR ad accettare l’invito della Commissione europea a impegnarsi in discussioni costruttive, per trovare una soluzione a tali controversie.
Una soluzione negoziata è l’unico modo per ripristinare e preservare la libera concorrenza leale e un commercio aperto che è essenziale per un’industria aeronautica essenziale e globale.