Air France, ha una proposta per Alitalia
La proposta del gruppo Air France KLM vale 100 milioni di euro/anno.
Air France si è rifatta viva, dopo che il gruppo Lufthansa ha quasi convinto il governo italiano, che infatti con l’ultimo mandato al nuovo super commissario, sembra aver intrapreso proprio la via “consigliata” dal vettore tedesco.
E’ il Corriere dalle parole di Leonard Berberi ad aver intercettato la notizia da fonti anonime francesi e americane, che non autorizzate a divulgare la notizia sono rimaste anonime.
In ogni caso un Alitalia ristrutturata fa gola a tanti, ma i francesi probabilmente non avevano la forza di chiedere determinate condizioni che invece LH ha chiesto, in modo determinato senza se e senza ma.
Sarà il nuovo commissario Giuseppe Leogrande ad analizzare la proposta di AF.
La proposta di Air France
Anche Air France-Klm come inizialmente LH propone una collaborazione commerciale, senza ricorrere a un investimento diretto, non nell’immediato almeno.
L’offerta, a quanto si apprende, si basa su due pilastri, peraltro non nuovi nella storia delle partnership tra i franco-olandesi e gli italiani, in quanto non è la prima volta che i due vettori incrociano le proprie strade.
Da un lato c’è l’offerta di ripristino della joint venture per il pacchetto di voli dentro l’Europa, dall’altro lato Parigi suggerisce l’estensione dei collegamenti intercontinentali in codeshare. Nel primo caso, calcolano le fonti, si tratterebbe di circa 84 milioni di euro di ricavi in più per Alitalia. Nel secondo caso di altri 13 milioni, per un totale di 97 milioni.
Ma il problema della sovrapposizione dei due network, in particolare quello a lungo raggio? Delta e Air France, fanno parte della stessa Joint venture e quindi lasceranno solo qualche spazietto ad Alitalia, mentre ricordo che il network di Alitalia è complementare a quello di LH.
Certo il numero dei passeggeri nel 2020 è previsto in ulteriore forte crescita, quindi potrebbe esserci spazio anche per Alitalia, ma la sensazione che si ha in questi casi è che Alitalia sarà sempre considerata l’ultima ruota del carro.
Come anticipavo prima Alitalia ed Air France fino al 2017 avevano già una partnership simile, che non vennero rinnovati, in quanto 2 anni prima l’AD di allora di Alitalia Silvano Cassano decise di non rinnovare l’accordo.
Delta intanto, sicuramente in contatto con Air France che non si sarà mai mossa all’insaputa del suo partner conferma l’interesse in un investimento in Alitalia, anche come socio di minoranza.
I problemi di Alitalia…
Sono davvero molte le cose che in Alitalia devono essere sistemate, Alitalia deve essere profondamente trasformata, devono essere riviste rotte, contratti, personale, HUB di riferimento, deve essere resa competitiva, ciò che oggi non è.
Un mio post su Facebook di qualche giorno fa, dove facevo notare un punto in particolare, uno dei tanti su cui bisognerà lavorare, ovvero il personale di terra, il post ha suscitato diverse polemiche tra le quali “Alitalia non deve competere con le Low cost”.
Come si può dire che Alitalia non deve competere con le low cost quando hanno loro in mano L’Italia e gran parte dell’Europa ed il passeggero ormai è così abituato a viaggiare low, che del bicchierino d’acqua gratis poco gli interessa così come l’hostess di terra Alitalia che al gate supervisiona gli imbarchi?
In un mercato in cui un vettore deve crescere come lo fa un nuovo vettore, o compete con tariffe e rotte adeguate oppure deve offrire un servizio così eccellente e innovativo da creare un appeal così forte da attirare viaggiatori disponibili a spendere molto di più, quando potrebbero spendere la metà o anche meno, volando ugualmente comodi, almeno nel medio e corto raggio.
Alitalia secondo me è nella situazione in cui non può neanche più permettersi di giocare con il marchio, è esattamente nelle condizioni in cui si trova una delle compagnie sopra citate, deve ripartire da zero, dal network, alla revisione dell’intera filiera e un attenta analisi di ogni singola voce dei centri di costo.