Airbus A380 Hy-Fly Hi Fly

Hi Fly, Airbus A380, un aereo straordinario

Nei giorni scorsi vi ho parlato della fine di un sogno, ovvero i primi A380 smantellati in quanto vettori come Singapore Airlines ed Air France ne hanno iniziato la dismissione.

Per questi vettori infatti, l’A380 non è compatibile con il loro modello di business e risulta quindi costoso, mentre per Hi Fly, operatore che ne gestisce uno per il wet-lease non è così.

Simple Flying ha recentemente incontrato il CEO e presidente di Hi Fly, Paulo Mirpuri, per scoprire cosa pensa la compagnia aerea del suo A380.

L’Airbus A380 di Hy Fly era precedentemente in leasing proprio a Singapore Airlines, che nel 2018 ha deciso di non rinnovare il contratto con la società di locazione, un altro ex Singapore è stato invece completamente smantellato.

E in contraddizione con quanto molti pensano e in controtendenza rispetto a Singapore Airlines, Air France e Lufthansa, Hy-Fly ha deciso di puntare sul gigante dei cieli e riceve ogni giorno 30 richieste di locazione, domanda che ovviamente non riesce a soddisfare.

Mirpuri descrive l’A380 come “notevole” affidabilità e tecnologia, per l’A380 è un mix vincente.

Ma l’A380 ha un altro piccolo problema che non dipende dal velivolo ma dalle infrastrutture aeroportuali, infatti non tutti gli aeroporti sono idonei per operare con l’A380 ed è quindi anche per questo motivo che alcune delle richieste non possono essere soddisfatte:

Mirpuri continia: “Tuttavia, affrontiamo un problema, ovvero l’accessibilità dell’aeromobile a numerosi aeroporti. Quindi, sfortunatamente, dobbiamo respingere la maggior parte delle richieste e dobbiamo inviare un aereo alternativo anche se il cliente desidera inizialmente l’Airbus 380 e questo perché l’aeroporto o la città selezionata non è compatibile con le operazioni dell’A380 “.

La scorsa estate, L’A380 di Hy Fly ha girato tutto il mondo dal Madagascar, Isola della Reunion, Londra Stansted, Caracas ed anche se le infrastutture aeroportuali, ovvero i gate ed i terminal, non sono ottimizzati per gli imbarchi, ma la pista ed i raccordi si, Hy-Fly ha dimostrato di poter essere in grado di utilizzare l’aeromobile, anche se con imbarchi un po inusuali.

Sempre Mirpuri ci tiene a sottolineare che: “Sarebbe un peccato che un aereo così straordinario non sia in grado di operare su una base molto più ampia, perché è in grado e Hi Fly è stato in grado di dimostrare che l’aereo può raggiungere molti più aeroporti”.

Hi Fly, quindi conferma come Emirates e Qantas e anche BA, che l’A380 ha un suo mercato, ma ahimè troppo piccolo per giustificare che la produzioni continui, ma certamente una speranza per una seconda vita dell’A380 nel mercato dell’ “usato”.

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