Ryanair, condannata per il ritiro della campagna
Avete presente la pubblicità di Ryanair che stanno trasmettendo le emittenti italiane ma anche quelle inglesi, dove il vettore si vanta di essere la compagnia europea con il più basso impatto ambientale di emissioni CO2 “il vettore più green d’Europa”.
La campagna, in perfetto stile Ryanair, molto low è subito riconoscibile dalla colonna sonora che identifica il vettore irlandese, in quasi tutte le comunicazioni istituzionali e a bordo.
Mercoledì scorso però il vettore è stato condannato nel Regno Unito a ritirare la pubblicità, in quanto secondo il commissario di vigilanza inglese la Advertising Standards Authority (ASA), il messaggio è fuorviante.
Nelle pubblicità radiofoniche e televisive, la società “non ha fornito alcuna informazione sulla metrica utilizzata” per sostenere la sua posizione come “compagnia aerea a basse emissioni di CO2”, ha rilevato l’ASA.
I suoi 69 grammi di CO2 per passeggero-km sono pari al 23% in meno della media di Lufthansa, IAG, Air France-KLM e easyJet, di British Airways.
Ma se guardiamo il dato in termini assoluti, Ryanair del 2018 ha prodotto 9,9 milioni di tonnellate di CO2 collocandola tra i primi 10 produttori di emissioni in Europa nel 2018, secondo i dati dell’UE.
La campagna, potrebbe quindi in effetti essere forviante, o cmq non essere così comprensibile se non per gli addetti ai lavori, che conoscono le metodologie di calcolo di tali valori e come in aviazione si può determinare l’impatto di un volo e di un intero network e riconoscere quanto verosimile e corretto sia un determinato valore e una dichiarazione come quella di Ryanair.