Alitalia

Alitalia Sai, le accuse dei pm agli ex manager

“Rotte tolte a Mistral Air e posti comprati su voli vuoti per avvantaggiare Etihad

Nell’avviso di chiusura indagini la Procura mette in fila quelli che definisce accordi “irragionevoli e dannosi” per l’ex compagnia di bandiera, che ci avrebbe rimesso almeno 87 milioni.

Le accuse dei magistrati sono molto chiare e puntuali e manifestano come l’entrata di Etihad, non abbia creato nessun beneficio ad Alitalia che inevece tramite alcune operazioni insolite, ne ha favorito l’azionista degli Emirati.

Sono proprio queste “operazioni insolite” l’accusa dei magistrato agli ex vertici di Alitalia SAI, che hanno contribuito al dissesto “dissipando risorse della società”.

Si tratta degli ex ad Silvano Cassano e Cramer Ball, dell’allora chief operations officer Giancarlo Schisano, del cfo Duncan Naysmith e del capo della pianificazione John Shepley e l’allora numero uno di Etihad James Hogan.

Alitalia non è nuova ad operazioni “irragionevoli e dannose” …

… utilizzando le stesse parole dei magistrati, non solo durante gli anni di “gestione politica”.

Non solo quindi gli slot di Heathrow di Alitalia venduti a Ethiad ad un prezzo stracciato per poi essere riaffittati ad Alitalia che continua a volare su LHR in perdita.

A questo si aggiungono secondo i magistrati, i contratti sottoscritti tra la fine del 2014 e il 2017 che miravano a fare gli interessi del gruppo degli Emirati arabi.

Accordi “incoerenti, irragionevoli e dannosi per gli interessi di Alitalia Sai“, sottoscritti con Etihad con il risultato di “avvantaggiare” la compagnia degli Emirati arabi causando ad Alitalia decine di milioni di euro di perdite.

È una delle contestazioni mosse dalla procura di Civitavecchia ai manager che hanno guidato Alitalia tra la fine del 2014, quando fu ufficializzato il matrimonio con Etihad, e il maggio 2017, quando Alitalia fu commissariata

E’ stato calcolato in almeno 87 milioni il danno causato all’ex compagnia di bandiera.

1.Mistral Air

Il primo contratto contestato agli indagati è quello per noleggiare da Etihad Regional due Atr 72 da utilizzare nelle rotte Napoli – Palermo, Napoli – Catania, Napoli – Fiumicino e Pisa – Fiumicino, e la disdetta del contratto con Mistral Air.

le rotte Napoli Roma e Napoli Pisa non sono mai state profittevoli e era stato deciso, già dal 2015 lo stop.

Mistral Air chiese quindi un risarcimento di oltre 11 milioni di euro.

Maggior costo di 3,5 milioni di euro. 

Sempre a Mistral Air venne tolto il contratto per le rotte Roma – Pescara e Roma – Perugia e quelle per Lampedusa e Pantelleria, ovviamente “senza alcuna valutazione di profittabilità” anche in questo caso il contratto con Etihad era più costoso.

2. Voli Ginevra – Firenze/Venezia

Nel 2015, sempre con Etihad, Alitalia stipulò un altro contratto, con il quale il vettore italiano comprava in blocco 40 posti su 50 tutti i giorni per 12 mesi code share con modalità “block space * , su tutti i voli operati da Darwin-Etihad Regional nelle tratte da Venezia e Firenze – Ginevra.

Etihad riusciva a vendere al massimo 3 o 4 biglietti a volo, il resto lo pagava Alitalia.

Il contratto rinnovato anche nel 2016 fino alla fine di ottobre dello stesso anno, nel 2015 aveva portato ad Alitalia perdite per 5,5 milioni.

Perdite totali stimate di 10 milioni di euro.

3. Venezia – Abu Dhabi e Milano Malpensa – Abu Dhabi

Dal marzo 2015 queste tratte furono “trattate con modalità “block space * .

Etihad pagava ad Alitalia Sai solo quelli venduti, rendendo disponibili alla vendita sul sito Alitalia quelli invenduti da Etihad,  poco tempo prima della partenza del volo, limitando di fatto significativamente la possibilità” per Alitalia di venderli, con “conseguente pregiudizio per gli interessi di Alitalia Sai e indebito vantaggio per Etihad Airways”.

Perdite totali stimate di 44 milioni di euro.


* In un accordo di Code Share: Block space: una compagnia aerea commerciale (di marketing) acquista un numero fisso di posti dal vettore amministrativo (operativo / principale). In genere viene pagato un prezzo fisso e i posti vengono tenuti lontani dall’inventario del vettore amministrativo. La compagnia aerea di marketing decide autonomamente in quali classi di prenotazione vengono venduti i posti (il blocco di posti è ottimizzato proprio come un’altra cabina dell’aeromobile). Free flow: i sistemi di inventario e prenotazione delle compagnie aeree comunicano in tempo reale tramite messaggistica, comunemente IATA AIRIMP / PADIS (TTY e EDIFACT). Una mappatura della classe di prenotazione è definita tra le compagnie aeree. Nessun posto è bloccato per nessuna delle compagnie aeree e qualsiasi compagnia aerea può vendere un numero qualsiasi di posti.

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