In arrivo gli ammortizzatori
Il settore aereo è uno dei settori che nelle prossime settimane, per qualche mese, tutto dipende da come si evolverà l’epidemia di coronavirus, potrà usufruire della CIGS.
La Cassa InteGrazione Straordinaria è un’indennità erogata dall’INPS per integrare la retribuzione di lavoratori di aziende che devono affrontare situazioni di crisi, in questo caso specifico in base all’art. 21 comma 1 lettera b) del d.lgs. 148/2015 sussisterebbero le condizioni per rientrare nell’erogazione.
I vettori aerei hanno già annunciato l’intenzione di richiederla, non solo Alitalia, ma anche Ryanair e easyJet.
Alla CIGS possono accedere non solo i vettori aerei ma tutte imprese del settore aereo e di gestione aeroportuale oltre a società da queste derivate, nonché imprese del sistema aeroportuale.
Lo strumento della CIGS è uno strumento flessibile, possono essere richiesti fino ad un massimo di 24 mesi nell’arco di 5 anni, 36 nel caso in cui si utilizzi anche lo strumento del contratto di solidarietà
La CIGS garantisce la flessibilità per essere attuata, in percentuale sul totale dei dipendenti, può variare anche in base all’evoluzione della situazione di crisi e può essere effettuata anche a rotazione, ovviamente sempre previo accordo con tutte le parti, sindacati in primis.
Nel caso del settore aereo, che attualmente è fermo, con l’Italia isolata, al suo interno e verso l’esterno, è uno strumento che aiuterà tutte le imprese del comparto che entreranno in questi mesi di stop, in una sorta di limbo, dal quale ne usciranno gradualmente, potendo ridurre la percentuale di personale in Cassa Integrazione, che tornerà ad essere operativo.
Il lavoratore in CIGS continuerà a ricevere i contributi per la pensione, ma saranno solo figurativi, ovvero non cambierà nulla dal punto di vista pensionistico.
i contributi figurativi, sono contributi “fittizi” (cioè non versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore) che vengono accreditati dall’Inps sul conto assicurativo del lavoratore.