Le Crew in UK preoccupate, welfare del Regno Unito?
Non ci sono solo le basi norvegesi per Norwegian, ma una delle sue basi più grandi è a Londra, a Gatwick dove da ieri il personale attende di sapere come verranno gestiti i licenziamenti temporanei decisi dal vettore, ma anche che tipo di ammortizzatori sociali prevede il welfare del Regno Unito.
Tanta la preoccupazione dei dipendenti che a differenza di quelli italiani ad esempio, al momento sembra che non possano accedere ad uno strumento come quello della cassa integrazione in Italia.
Stessa “sorte” per i circa 200.000 addetti del settore aereo in UK che nei prossimi giorni, attendono risposte dai propri datori di lavoro, ma soprattutto al governo di Boris Johnson che non può non considerarli e molto probabilmente dovrà istituire uno strumento di tutela del tutto straordinario.
In UK attualmente esiste l’Indennità di disoccupazione (JSA), i dettagli in questa pagina del governo inglese.
Altri vettori come ad esempio Virgin Atlantic, ha richiesto al proprio personale un congedo non retribuito di 8 settimane, questo significa che rimarranno senza stipendio per 2 mesi.
Anche British Airways starebbe valutando per licenziamenti o altre misure, la situazione per i vettori britannici e non solo e davvero grave e senza precedenti.
Si attende di sapere cosa deciderà easyJet, il CES Joahn in una lettera ai dipendenti, pur rassicurando che economicamente il vettore è solido, potra resistere qualche mese, avendo liquidità, ma lo stop di quasi tutta o tutta la flotta, mette a rischio anche easyJet esattamente come tutti gli altri vettori, quindi nonostante sia in una posizione provilegiata rispetto ad altri, anchessa dovrà prendere tutte le misure necessarie per ridurre al minimo le uscite, il personale quindi dovrà essere gestito, fortunatamente dove esiste la cassa integrazione questo è possibile come in Italia, Spagna e Francia, ma in UK?