Sopravviverà chi saprà preservare la liquidità
Il CAPA ha confrontato la situazione delle diverse compagnie aeree nei confronti dell’epidemia di Coronavirus.
Il focus: la liquidità, fattore fondamentale, per tutti i vettori, che ora sono costretti a fermare tutti o quasi gli aerei a terra, senza al momento, nessuna previsione su quando si tornerà alla normalità.
Senza volare, i vettori, non hanno più entrate, ma solo spese, tra cui, la manutenzione degli aerei, i costi di leasing, altre spese e il costo del personale.
Secondo questi dati, la maggior parte delle compagnie aeree, senza aiuti governativi o di investitori, collasserebbero entro maggio.
Lufthansa incredibilmente è quella messa peggio, ha liquidità per 55 giorni, Turkish 66, Air France KLM 81.
Le lowcost quelle messo meglio, easyJet 113, Ryanair 170 Wizz Air 176.
Ma tra le Major due gruppi si posizionano diversamente, con liquidità sufficienti per resistere 132 giorni il gruppo IAG, mentre Finair 133.
Preservare la liquidità
Per questo motivo la priorità ora e nelle prossime settimane è preservare il più possibile la liquidità, tagliando tutti i costi non strettamente necessari a mantenere operative le operazioni base di manutenzione ed operative vitali, senza alcun volo operativo.
Preservare la liquidità significa evitare il fallimento, misure come la richiesta di ammortizzatori sociali per i dipendenti (ove disponibili), taglio delle retribuzioni e anche il licenziamento temporaneo, sono misure indispensabili.
Preservare la liquidità significa avere più tempo ovvero la compagnia aerea può resistere in SBY ad un periodo più o meno lungo di inattività.
Adottare strumenti flessibili, come ad esempio la flessibilità nelle prenotazioni dei clienti, inietta liquidità che può sicuramente aiutare il vettore, tutte le principali compagnie aeree stano adottando questo tipo di opzione, l’ultima in ordine di tempo, easyJet.