Il settore aereo riprenderà sicuramente a volare
Un po di ottimismo legato ad alcuni dati reali, penso che in una situazione come quella che stiamo vivendo tutti, molti di noi, lontano dai nostri affetti, a casa o in ufficio, chi lavorando e chi no, per combattere insieme un epidemia che sta mettendo in ginocchio il mondo intero.
Secondo Peter Harbison, presidente del CAPA – Center for Aviation il coronavirus potrebbe mettere a terra l’80% della flotta mondiale, ovvero circa 60.000 aerei.
60.000 aerei non potranno rimanere fermi a lungo, per il semplice motivo che è interesse di tutti, vettori e società di leasing, riportarli in volo.
Non mancheranno sicuramente i passeggeri una volta passata la crisi, controllata l’epidemia e ritirate le restrizioni dei diversi paesei.
Tutti noi vedremo le cose in modo diverso, faremo molta più attenzione a tanti nostri gesti quotidiani, ma non rinunceremo mai a viaggiare, riscopriremo il nostro paese, perchè stiamo tornando ad essere fieri di essere italiani.
Ma non smetteremo di volare, in Italia e all’estero, quindi la richiesta riprenderà, e forse anche più forte di prima, questo isolamento infatti, che ci mette a dura prova, sta facendo crescere in noi, la voglia di “evadere”… di partire… di conoscere… di scoprire.
Resilienza e liquidità
Una cosa è certa, cambieranno alcune cose nel settore, i vettori aerei che in questi anni, hanno puntato “molto più alla forma che alla sostanza” hanno probabilmente un modello di business, che già poco flessibile, avrà serie difficoltà ad adeguarsi alle nuove condizioni e a resistere ad un lungo stop.
Altre invece che sono state capaci di controllare la propria crescita, senza “esagerare” salvaguardando la liquidità, ma pur sempre continuando a crescere, e hanno un modello di business ed organizzativo snello e flessibile, riusciranno a superare meglio questa crisi, con un impatto inferiore, ma anche qui qualcosa cambierà.
In definitiva, io non credo che sia il caso oggi di pensare che vi sia solo uno scenario catastrofico, è giusto pensare che vista la situazione e molti dati certi, potrà esserci anche uno scenario positivo o meno dramatico, non per tutti però.
Non abbiamo paura di #volare ma del #coronavirus! … I’ll see you soon ✈️