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easyJet, l’ordine di 100 aeromobili e rinegoziazioni

Facciamo chiarezza sugli ordini oggetto dello scontro tra Stelios e easyJet, tutto ebbe inizio con la gestione di Carolin nel 2013.

Il 18 giugno 2013 fu annunciato un ordine per 35 aeromobili A320neo, nell’ambito di un accordo esistente con Airbus al quale si è aggiunto un nuovo ordine per 100 A320neo oltre che 100 diritti di acquisto per altrettanti aeromobili.

A Novenbre 2018 una nuova contrattazione, (la vedremo poi nel dettaglio) che garantì ancora maggiore flessibilità ad easyJet per gli ordini ancora da evadere negli anni successivi.

Ad oggi (febbraio 2020), Airbus mi ha appena confermato, che gli ordini in attesa di consegna di easyJet ammontano a 19 A321neo e 95 A320neo.

Carolyn McCall sostenne che l’accordo avrebbe consentito una crescita continua della capacità del 3% -5% annuo, con costi per sede dell’11% -12% inferiori alle sue attuali operazioni A319 a supporto del rendimento di easyJet sugli obiettivi di capitale: “Entrambi da un prospettiva di crescita, crescita modesta e prudente, ma anche dal punto di vista dei costi, questo accordo è assolutamente critico per il successo a lungo termine di easyJet .

Stelios già allora raccomandava prudenza ed una crescita costante e non esagerata.

La prudente Carolin, apprezzabile e coerente, agli analisti e investitori in una presentazione sottolineò di discutere l’accordo e che apprezzava la flessibilità che il contratto esistente prevede : “Quindi, se dobbiamo usare queste sei opzioni, se le useremo … Non c’è intenzione per il momento di utilizzare i 29 diritti di acquisto … D’altra parte, non sappiamo cosa accadrà nei prossimi tre anni e il punto principale di menzionarli è perché fanno parte dell’attuale accordo quadro esistente e quindi , esistono e possono essere utilizzati.

L’accordo prevedeva già la possibilità di poter convertire parte dell’ordine con A319neo o com’è stato fatto poi con i nuovi A321neo, 3 dei quali destinati a Malpensa.

E’ già chiaro quindi che gli accordi tra easyJet ed Airbus includono una flessibilità importante che anche oggi sarà utile per differire le consegne o modificare l’ordine riducendolo in parte, ma c’è da fare un analisi fondamentale, che non può essere sottovalutata, i nuovi aeromobili riducono considerevolmente i costi operativi.

fonte:easyJet

La valutazione di easyJet , che attualmente esclusi i pochi A321 opera con A319 da 156 posti e A320 da 180 posti, è che il costo unitario (costo per posto) di volo dell’aeromobile più grande è inferiore di circa il 7% all’8% rispetto all’A319.

Il passaggio alla nuova generazione dell’A320neo, con una nuova avionica, nuove winglets e motori più efficienti, ha consentito un’ulteriore riduzione dei costi unitari dal 4% al 5%, principalmente a causa dei minori costi unitari del carburante.

Il risparmio complessivo sui costi unitari dell’A320neo rispetto all’attuale A319 è compreso tra l’11% e il 12% circa, secondo easyJet.

La flessibilità del piano è fondamentale

La previsione del 2013 prevedeva che il numero di aeromobili della flotta aumentasse da 226 nell’anno fiscale 2013 a 276 nell’anno fiscale 2220, ora sappiamo che in realtà sono 344, ben 68 in più, anche per l’acquisizione di parte della flotta di Air Berlin che non si poteva certo prevedere nel 2013. 

La crescita annua dei posti era prevista del 5% circa sull’esercizio 2017 e quindi del 3% circa per gli anni restanti sull’esercizio 2022, questo in linea con le ultime previsioni.

La percentuale di A319 sarebbe scesa dal 68% al 25% entro il 2022, qaundo i nuovi A320neo dovevano rappresentare il 36% del totale.

Si sarebbe in questo modo anche abbassato l’età media della flotta da 5,8 anni nell’esercizio 2014 a un picco di 8,3 anni nel 2020, prima di scendere di poco a 7,9 nel 2022. 

il modello easyJet presuppone che l’aeromobile più vecchio della flotta in qualsiasi momento abbia un età massima di 16 anni, due cicli completi di manutenzione, uno di questi ad esempio al terzo ciclo con un età di 17 anni è passato a Volotea. 

Ho riportato la tabella, che anche se non riporta i dati attuali, viste le variazioni durante gli anni successivi non previste, danno l’idea del piano iniziale.

Con aerei più grandi, sia le frequenze che il numero di aerei in flotta potrebbe subire cambiamenti anche importanti, la flessibilità non solo dal punto organizzativo ma anche contrattuale è quindi fondamentale per affiancare un vettore nella sua crescita.

Gli investimenti nella flotta

Era previsto un calo al 10% -12% nel 2018-2022 dal 18% nel 2005-2012 (% sulle entrate)

Per motivi di riservatezza commerciale, easyJet non può rivelare le cifre assolute di spesa in conto capitale annue che sarebbero derivate dal nuovo accordo Airbus , e anche in quella situazione Sir Stelios Haji-Ioannou, non soddisfatto si fece sentire chiedendo la fine del “segreto sugli ordini di aeromobili“, sostenendo che la circolare degli azionisti “deve includere il prezzo effettivo da pagare per ciascun aeromobile ”.

easyJet però essendo dati comunque sensibili, ha fornito una ripartizione percentuale delle spese in conto capitale attese e storiche in aeromobili aggiuntivi, aeromobili sostitutivi e spese di manutenzione di natura capitale.

Per il periodo 2005-2012, con la rapida crescita della flotta di easyJet , la spesa totale per l’acquisizione e la revisione della flotta è stata pari a circa il 18% delle entrate, quasi la metà delle quali era destinata a nuovi aeromobili e il 42% a quelli da sostituire. La spesa per la manutenzione era relativamente bassa poiché la flotta era giovane.

Nel periodo 2015-2017, sebbene i nuovi aeromobili che entrano nella flotta rappresenteranno ancora circa la metà della spesa, le spese di manutenzione erano prevsite in aumento con l’invecchiamento della flotta e con maggiore manutenzione, per poi diminuire nuovamente con l’ingresso di nuovi aeromobili e l’uscita di quelli più vecchi.

Novembre 2018

A novembre 2018 fu nuovamente discusso l’accordo con Airbus, con un ulteriore flessibilità con la possibilità dal 2022 di aumentare la flotta a 385 aerei o ridurla a 316.

Come parte dell’accordo, easyJet ha esercitato i diritti di acquisto per 17 A320neo e aveva rinviato le date di consegna di 18 aeromobili A320neo fino ad un massimo di due anni. 

Qui si ricorda come in base all’accordo del 2013, easyJet ha usufruito di uno “sconto molto consistente” dal prezzo di listino in base all’accordo introdotto ad inizio articolo firmato nel luglio 2013.

Andrew Findley, direttore finanziario di easyJet, durante la presentazione dei risultati nel novembre 2018 ha detto “Nel [nuovo] accordo con Airbus abbiamo effettivamente premuto il pulsante di riavvio sulla flessibilità, questa nuova flessibilità si aggiunge alla “flessibilità già significativa” concordata nell’accordo originale del 2013. La compagnia aerea può ora differire le consegne di un massimo di 30 aeromobili tra il 2020 e il 2022 “se lo desideriamo”.

Inoltre, easyJet ha negoziato la restituzione anticipata dei contratti di locazione e la non estensione dei contratti di locazione esistenti.

easyJet sempre in questa occasione ha inoltre convertito i diritti di acquisto per 25 A320neos in opzioni per garantire slot di consegna “preziosi” nel 2024, “quando il portafoglio ordini di Airbus ha una disponibilità limitata”.

Airbus dichiarò in quell’occasione che l’ordine di easyJet per neo è pari a 147, inclusi 30 A321neo. I nuovi A320neos ordinati nel 2013 hanno 6 posti in più dei precedenti con una configurazione a 186 posti e alimentati da motori Leap CFM.

Dicembre 2019

L’ultimo ordine, quello effettuato durante il Dubai Air Show dove ha esercitato i diritti di acquisto per 12 A320neo .

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