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Stelios vs easyJet & Airbus next chapter

Ieri Stelios, fondatore del marchio easy e di easyjet, azionista al 33% e proprietario del marchio, che ha ingaggiato da qualche giorno un duro scontro con il consiglio di amministrazione e il board di easyJet, ha inviato una nuova lettera.

In verità da quando lasciò tutti gli incarichi in easyJet del 2010, ha più volte manifestato il suo dissenso su alcune decisioni del consiglio e di easyJet, una su tutte, la crescita eccessiva della flotta, del post Carolin.

La lettera di ieri di Stelios inizia così: “EasyGroup è il creatore e il proprietario della famiglia di marchi easy e più grande azionista di easyJet PLC, tuttavia, nel 2010 ho lasciato il consiglio di amministrazione di easyJet al fine di perseguire l’attivismo degli azionisti. In genere sono stato in contrasto con i vari registi e il modo in cui hanno gestito l’azienda, in particolare gli ordini eccessivi di aerei. Questa tensione aziendale generalmente legittima tra i manager e a azionista, ha raggiunto un minimo storico questa settimana. Sono tempi senza precedenti e easyJet ha ricavi zero mentre parliamo. Quando è stata l’ultima volta nella storia dell’aviazione che una compagnia aerea ha ottenuto entrate per 6 miliardi di sterline all’anno per poi azzerare i ricavi entro un mese senza una data fissata in futuro per tornare a trasportare passeggeri paganti? Perché questi manager di easyJet sono così entusiasti di continuare a pagare Airbus per altri aerei?.

Il punto della questione è sempre lo stesso, l’ordine in essere con Airbus che prevede il pagamento entro l’estate di 1,150 miliardi di sterline come si legge nella voce CAPEX* del promemoria finanziario di Credit Suisse.

Il pagamento avrebbe portato easyJet ad un cash negativo di 164 milioni di sterline.

Sempre di ieri la notizia comunicata alla stampa da Johan Lundgren, CEO di easyJet,: La nostra attuale priorità è quella di salvaguardare la liquidità a breve termine, quindi abbiamo preso in prestito dalla CCFF e attinto al nostro Revolving Credit Facility al fine di aumentare la nostra liquidità in caso di prolungata messa a terra della flotta.” e annuncia di aver ottenuto dal Covid Corporate Financing Facility (CCFF) un prestito per 600 milioni di sterline in commercial paper** e di aver richiesto di poter utilizzare 500 milioni di dollari del credito rotativo.

Il totale delle due fonti di finanziamento aggiuntivo, corrisponde circa al pagamento ad Airbus, easyJet infatti non ha ancora dato indicazioni su come intende procedere in merito, ma sembrerebbe che non abbia intenzione di sospendere i pagamenti, c’è anche da dire che come prevede la bank of england per società con rating A2 / P2 / F2 / R2 il credito in commercial paper che può essere erogato arriva ad un massimo di £ 600 milioni.

Stelios continua la lettera manifestando il suo stupore per come gli sia stata negata la convocazione di una prima riunione del consiglio, per la rimozione di un primo amministratore, con questa motivazione: la richiesta doveva essere fatta dalla banca in cui sono detenute le azioni dell’azionista, non dall’azionista come nel caso di Stelios che commenta: “Solo le persone disperate che cercano di rimandare … farebbero … ricorso a un trucco così sporco” ed ora nella controversia che sembra non aver fine, passa allo step successivo, la richiesta di rimozione del direttore finanziario, Andrew Findlay, giustificandola così: “al fine di impedirgli di firmare qualsiasi altro contratto o ordine di pagamento da miliardi di sterline ad Airbus ogni anno per nuovi velivoli inutili“.

Il commento di Stelios ai 600 milioni di sterline in commercial paper rilasciati dal Covid Corporate Financing Facility (CCFF)

Ciò che sta per accadere all’interno di easyJet potrebbe essere il più grande scandalo nella storia delle multinazionali britanniche e sostegno del governo britannico, dal salvataggio delle banche britanniche da parte del contribuente britannico nel 2008. Persone come Andrew Findlay come CFO di easyJet stanno prendendo in prestito 600 milioni di GBP dal contribuente britannico che easyJet dovrà rimborsare tra un anno, ad es. Marzo 2021. Non è un dono e non è equità. È più come un prestito di denaro sulla tua carta di credito per un anno. È stato reso disponibile a tutte le aziende della terra con lo stesso rating creditizio di easyJet pre-crisi. Non è specifico per easyJet né all’aviazione. Tuttavia, nella mia mente è un prestito governativo per 1 anno e non è la soluzione al problema di easyJet avendo entrate pari a zero. […]” Il motivo per cui Findlay vuole prendere in prestito questo 600 milioni di sterline dal contribuente britannico è quello di pagare un produttore di armi franco-tedesco 2 miliardi di sterline – questa è la responsabilità tra quest’anno e l’anno successivo e prima della scadenza del rimborso del prestito governativo.

La lettera continua con dure accuse ad Airbus che come avete potuto leggere nelle precedenti righe sono sempre più pesanti e che non condivido, quindi non andrò oltre per rispetto di Airbus che al momento sta patteggiando, ma non è stata parte attiva della questione.

Stelios comunque nella lettera si pone una domanda, perchè 600 milioni di sterline dei contribuenti inglesi devono essere utilizzati per finanziare una società Francese?

Ma secondo me invece la domanda da porsi ora è, perchè questa inutile guerra che non porterà a nulla di buono?

Riuscite a sedervi intorno ad un tavolo e trovare insieme una soluzione, davvero non è possibile posticipare questi pagamenti al prossimo anno? Vista la flessibilità del contratto con Airbus?

Sono domande alle quali vorremo aver risposta da easyJet, ma anche da Stelios ed Airbus.

Se avete bisogno della nostra Maria De Filippi per fare pace, penso che sia disponibile per una puntata speciale di “C’è posta per te“.


La prima lettere: Stelios Haj-loannou, non molla ed alza i toni, dure le accuse a John Barton, presidemte del consiglio di amministrazione di easyJet e Andreas Bierwirth.

Stelios oltre ad accusare Barton di non aver intrapreso nessuna azione per indagare se easyJet fosse stata coinvolta nella questione “tangenti” di Airbus, continua escludere un suo intervento per iniettare nuova liquidità in easyJet fintantoché non verrà annullato l’ordine di Airbus.


* Capex : In economia aziendale Il Capex (da CAPital EXpenditure, cioè le spese in conto capitale) indica l’ammontare di flusso di cassa che una società impiega per acquistare, mantenere o implementare le proprie immobilizzazioni operative, come edifici, terreni, impianti o attrezzature.

** commercial paper è uno strumento negoziato sui mercato internazionali funzionalmente equivalente alla cambiale finanziaria che circola sul mercato italiano. Questi strumenti vengono in genere utilizzati dalle società ad elevato standing che riescono così a raccogliere fondi per finanziare il fabbisogno di capitale circolante, a breve termine, ad un tasso di interesse inferiore rispetto al credito bancario. Per saperne di più

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