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easyJet, ripartiremo in Italia, siamo pronti

E’ il momento di pensare alla ripartenza e anche il country manager per l’Italia di easyJet, Lorenzo Lagorio nella stessa giornata in cui il CEO presenta i risultati al 31 marzo, ricorda ancora una volta quanto il mercato italiano sia strategico per easyJet e di come in una prima fase si ripartirà dai voli domestici.

Anche easyJet contribuirà quindi alla ripartenza per l’Italia, dalle sue 3 basi e con circa 1500 dipendenti, da dove è pronta a ripartire, non appena verranno tolti i blocchi, al massimo in due settimane.

Malpensa, Venezia e Napoli, le basi italiane, dove si posiziona al primo posto per passeggeri trasportati.

Nel 2010 easyJet ha trasportato 20 milioni di passeggeri, Lorenzo Lagorio in una nota ha detto di prevedere una fase 2 focalizzata sui collegamenti domestici quando le misure di restrizione imposte ai voli lo consentiranno.

easyJet è uno dei principali operatori del settore del trasporto aereo in Italia e siamo pronti a continuare a sostenere il turismo e il business nel momento della ripartenza, ha dichiarato Lorenzo Lagorio.

easyJet negli aeroporti in cui opera in Italia, oltre a quelli delle tre basi anche a Olbia, Catania e non solo, ricopre un ruolo fondamentale nell’operatività di tali scali, essendo al primo o al secondo posto, quindi contribuisce in maniera importante, anche all’indotto, Lorenzo Lagorio infatti aggiunge: “I vari Governi sono concentrati nel tutelare le compagnie nazionali, ma il trasporto aereo non è solo quello ed è fondamentale che il Governo intervenga per tutto il settore e non solo su alcuni operatori“.

Ed in linea con una delle misure anche da me proposte, tra quelle che easyJet ritiene necessarie per sostenere il settore, in particolare nella ripartenza e nei primi mesi, in cui sarà necessario mantenere anche a bordo il distanziamento sociale, come confermato dal CEO Johan Lundgren, le tasse applicate in Italia sui biglietti aerei, fondi “da destinare anche agli investimenti sulla sicurezza dei turisti e dei passeggeri” ha aggiunto Lorenzo.

La fase 2 della ripartenza, che per l’aviazione sarà la fase 1, richiederà infatti, almeno fino a che non sarà trovato un vaccino o il coraggio sia comunque sotto stretto controllo, di applicare protocolli di sanificazione, modificare e ripensare alcune delle procedure a terra e in volo, ma soprattutto garantire il distanziamento sociale anche a bordo.

Mantenere il distanziamento a bordo, significa ridurre di 1/3 la disponibilità di posti in ogni volo, ovvero il posto centrale libero su ogni fila, il vettore con l’azzeramento o una cospicua riduzione delle tasse sui biglietti, potrà garantire una piena operatività, in questa fase nei voli domestici, senza operare in perdita.

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