Virgin Australia in amministrazione
Virgin Australia, si starebbe preparando a richiedere di entrare in amministrazione controllata, dopo il no del governo federale, che ha respinto la richiesta della compagnia aerea di un prestito di emergenza di $ 1,4 miliardi.
Non sono bastate le offerte di aiuto dal New South Wales e dal Queensland, due degli stati australiani che volevano ospitare il quartier generale di Virgin Australia.
NEW aggiornamento nell’articolo al 21/04/2020
Virgin Australia ha incaricato Deloitte di cercare investimenti per ricapitalizzare il gruppo, con una quota di mercato di poco superiore al 30%.
“Abbiamo avviato un processo di ricerca di interesse da parte delle parti per la partecipazione alla ricapitalizzazione dell’azienda e del suo futuro, e finora ci sono state diverse espressioni di interessi“, ha affermato Vaughan Strawbridge, amministratore di Deloitte. Ha aggiunto che l’obiettivo era “rifinanziare il business e portarlo fuori amministrazione il prima possibile“.
Virgin continuerà a operare voli di linea e manterrà la gestione esistente guidata da Paul Scurrah, amministratore delegato, durante la ristrutturazione.
Lo riferisce il Sydney Morning Herald, citando fonti anonime, il consiglio di amministrazione Virgin Australia Holdings si è riunito oggi e che “imminente” un annuncio ufficiale sulla decisione di entrare in amministrazione.
Un duro colpo per l’aviazione australiana, il primo grande “morto” della sua storia, non è chiaro infatti cosa accadrà alle circa 10.000 persone che lavorano per Virgin Australia , alla sua flotta di 130 aerei, molti dei quali sono fortemente ipotecati.
La compagnia infatti è stata schiacciata da una montagna, un ingente debito di 4,8 miliardi di dollari e ha continuato a bruciare liquidità con l’intera flotta a terra, tranne qualche velivolo che ha operato qualche volo, su richiesta degli stati australiani e in sovvenzione.
Virgin Australia ha rifiutato di commentare la notizia
Le opzioni disponibili nell’ambito del regime di amministrazione volontaria dell’Australia includono la vendita di attività, un accordo con i creditori, le cancellazioni del debito o una liquidazione della società.
La seconda compagnia aerea australiana, la scorsa settimana, ha sospeso le negoziazioni delle sue azioni per continuare i colloqui sugli aiuti finanziari e sulla ristrutturazione delle alternative per aiutarla a combattere la crisi del coronavirus.
Le azioni di Virgin sono detenute da Singapore Airline, Etihad Airways e dalla cinese HNA Group, tutti i soci Virgin sono stati anch’essi colpiti dalla crisi finanziaria provocata da questa pandemia, sarà difficile quindi che possano dare una mano a Virgin Australia, un aiuto dal governo è indispensabile, icollegamenti operati da Virgin Australia, in particolare quelli domestici, sono di vitale importanza per la connettività del paese.