Alitalia, la newco a giugno, ma attenzione…
Stefano Patuanelli in audizione alla commissione Trasporti della Camera, parla di Alitalia, la newco dovrebbe essere operativa entro le prime due settimane di giugno.
Alitalia verrà nazionalizzata, come ormai deciso dal governo, vista anche la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus, e smentendo le voci di un Alitalia più piccola di quella attuale, conferma che la flotta avrà circa 90 aeromobili.
Per Alitalia si apre un nuovo capitolo, ma sarà necessario che la politica trovi il coraggio per fare scelte fondamentali, difficili e non più procrastinabili, ovvero anche gli esuberi.
La classe politica dovrà poi essere in grado di staccarsi dalla gestione e trovare manager capaci, con conoscenze ed esperienza ed indipendenti.
Stefano Patuanelli in riferimento alla nazionalizzazione di Alitalia: “inizialmente sarà in mano pubblica, ma poi io ritengo che possa essere valutato in un momento successivo l’eventuale mantenimento totale della compagnia in mano pubblica, attenzione Stefano a non ripetere gli errori del passato, 16 anni di errori.
Uno dei più grandi errori del passato di Alitalia, è la gestione della flotta, solo 9 aerei sono di proprietà, i restanti sono in leasing e si proseguirà in un importante lavoro per riportare in range accettabili i costi, che come è noto avevano contratti completamente fuori mercato.
“la dotazione iniziale sarà un numero superiore di 90 aerei, ma è evidente che quelli che volano saranno legati all’attuale capacità del mercato di aprirsi al trasporto aereo. Non voleranno sempre gli stessi aerei, ci sarà una rotazione e per quanto riguarda il personale, ad esempio i piloti, non possiamo pensare ci sia un transito settoriale dei piloti e comandanti tra l’a.s. e la newco, perché i piloti hanno necessità di fare ore volo. Daremo garanzia a tutto il parco piloti di poterlo fare, altrimenti avremmo persone che escono dal mercato e questo non possiamo permetterlo“, ha detto Patuanelli, puntualizzando che ogni passaggio sul personale sarà soggetto a trattativa sindacale ed io spero con un obbiettivo ben preciso, gestire gli esuberi per un organico della newco in grado di dare ad Alitalia un efficenza operativa ed un organico adeguato e non superfluo, per dare competitività alla nuova Alitalia.
E qui sorge spontanea una domanda, avrà Patuanelli e la classe politica nel suo complesso il “coraggio” di ammettere che migliaia di persone perderanno almeno per il momento il loro posto di lavoro in Alitalia?
La nuova Alitalia in questo momento si trova in un terreno prima impensabile e con potenzialità di cui la Newco dovrà approfittare dapprima per consolidarsi, ma anche realizzare un piano industriale concreto, attuabile e competitivo, anche con investimenti su nuovi aeromobili, ora che il mercato è competitivo e ci sono buone possibilità di riconquistare mercati che Alitalia in questi anni ha perso.
Quindi anche nella scelta dell’Alleanza, oggi Alitalia è in Skyteam, dovrà essere attentamente valutata, Alitalia dovrà tornare ad avere un ruolo importante e non più accontentarsi delle concessione delle altre compagnie membro, si diceva qualche mese fa di come potrebbe essere più vantaggioso per Alitalia entrare nell’alleanza One World, la stessa di Lufthansa, per una questione di non sovrapposizione del network, ma ora lo scenario è completamente diverso, quindi le valutazioni del passato dovranno essere riviste.
Patuanelli in merito dichiara: “Sarà di competenza del Mit e l’interesse del Mef che sarà azionista di riferimento della newco, insieme alla amministrazione straordinaria e alla nuova governance della newco, capire se eventualmente interloquire per un passaggio di alleanza”, ha aggiunto, sottolineando che “lo stand alone è una situazione che può avere un percorso limitato, ma non può essere l’obbiettivo della nostra compagnia bandiera.” L’importante è che chi prenderà le decisioni abbia le competenze per poterlo fare.
Mi preoccupa però un altra dichiarazione del ministro, tra le righe leggo la mancanza di coraggio, anche se ammette che: “Credo che parlare di esuberi zero sia molto difficile“, ma “l’accompagnamento che si farà tra la oldco e la newco dovrà garantire la massima tutela occupazionale“, coerentemente con quanto accennavo prima, bisogna essere realisti ed ammettere che ci saranno molti esuberi, ma con la sopravvivenza di Alitalia, con una nuova Alitalia ( se non sarà nuova è meglio portare subito i libri in tribunale!) dovrà “garantire la massima tutela occupazionale” ma anche garantire un Alitalia competitiva, con il solo personale necessario, stop ad assistenzialismo politico.
Io non posso che augurarmi che a queste condizioni si volti davvero pagina per un nuovo capitolo dell’aviazione italiana e di Alitalia, staccando completamente i ponti con un passato vergognoso.