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Norwegian si prepara al peggio

Da una presentazione agli azionisti, Norwegian svela il suo piano per i prossimi 11 mesi, con alcune sorprese, anche se alcune voci, circolavano già da alcuni giorni.

Le voci di uno stop al lungo raggio erano fondate, ma non sarà un addio, ma solo una sospensione fino a che la situazione non si normalizzerà.

Ed ecco giustificare la decisione di Norwegian di sospendere gli accordi con la società inglese OMV aviation che fornisce il personale di volo in quasi tutte le basi del vettore, ovviamente il piano era già in via di definizione.

Norwegian, nelle peggiori delle ipotesi, per i prossimi 11 mesi dovrebbe effettuare solo voli domestici in Norwegian con soli 7 aerei e puntare ancora una volta sulla redditività, più precisamente sulle ancillary e quindi sui servizi aggiuntivi, ma quelli di maggior valore, punta a un aumento delle vendite accessorie del 25% (dal tot entrate biglietti).

Norwegian nel piano di ritorno alla redditività dopo una crescita che l’ha portata ad un dissesto finanziario importante, da cui pre coronavirus, ne stava uscendo, il piano stava funzionando, a gennaio aveva modificato la policy bagaglio a mano, allineandosi “pericolosamente” a Ryanair e Wizz Air.

Norwegian si sta preparando a diversi scenari nei prossimi mesi, un “lento recupero” con la previsione di tornare al 100% dell’operativo entro aprile 2021, ovvero tra un anno, nei prossimi 11 mesi con un attenzione massima, a salvaguardare la liquidità, anche con una flotta più piccola, il 30% in meno di quella attuale, tra i 110 e 120 aerei.

A causa delle restrizioni di viaggio, ancora in vigore, all’impossibilità di fare previsioni su quando e in che modalità e dove verranno rimosse, pone il settore nelle condizioni di dover riorganizzare l’operativo, riducendo al minimo i voli, garantendo però una flessibilità operativa, per aumentare il numero di voli e quindi adeguare l’operativo seguendo dinamicamente l’evoluzione sulle restrizioni di viaggio e la ripresa della libera circolazione tra nazioni.

Quindi si inizierà con 7 aeromobili per il corto raggio, nello scenario peggiore, fino a marzo-aprile del prossimo anno, non appena si potrà, si punterà principalmente sulle rotte che storicamente sono le più redditizie per Norwegian ovvero, Londra Gatwick, New York JFK e Los Angeles LAX e il nord Europa.

Nel frattempo si attende l’assemblea del 4 maggio che grazie alla nuova legge approvata dal governo Norvegese, dovrebbe permettere a Norwegian di accedere più facilmente ad un aiuto statale ed assicurare a Norwegian la certezza di evitare la bancarotta

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