Qantas

Lo speciale volo lunare di Qantas

Oggi per una manciata di minuti, stacchiamo la spina e ricordiamo un volo speciale di Qantas di 51 anni fa, in ritardo di circa 2 ore, ma ne sarebbe valsa la pena.

I passeggeri a bordo, furono i primi testimoni di un evento che ha segnato la storia, era il 24 luglio 1969 …

Il volo QF596 in partenza da Brisbane e diretto a San Francisco, veniva operato con un aereo che ha segnato la storia dell’aviazione commerciale, un Boeing B707, al comando il Capitano Frank Brown.

Il Boeing B707 entrò nella flotta Qantas proprio quell’anno, nel 1959, il primo jet della flotta australiana.

Il primo volo decollò da Sydney a San Francisco il 29 luglio 1959 volando via Figi e Hawaii.

La cabina pressurizzata dell’aeromobile e i potenti motori significavano che poteva volare più in alto evitando il maltempo, risultando in un viaggio più fluido.

A quel tempo, abbiamo promosso con orgoglio che l’aereo offriva non una ma due cucine, tra cui innovazioni come una “caffettiera che produceva 12 tazze di caffè ogni tre minuti”.

Fu offerta la cucina francese e l’intrattenimento a bordo consisteva in un mazzo di carte e sarebbe comune che quasi tutti a bordo fumassero.

Motivi di fiori selvatici australiani decoravano i pannelli laterali della cabina con il soffitto con una rappresentazione stellata dell’emisfero meridionale e della Via Lattea.

[fonte: Qantas story]

Il piano di volo era stato attentamente studiato dal capitano Brown con settimane di anticipo.

Mentre il Boeing 707 stava sorvolando l’oceano, mentre Frank Brown scrutava il cielo stellato, aspettava di essere i primi a diventare i testimoni di un evento storico.

Il ritorno dell’Apollo 11 dopo il primo atterraggio sulla luna.

Il Boeing B707 volò per circa 450 chilometri parallelamente al percorso di rientro dell’Apollo, dando a tutti a bordo un posto in prima fila per vedere la capsula rientrare nell’atmosfera terrestre.

Il menu di prima classe del volo speciale Qantas QF596 che volo parallelamente alla traiettoria di rientro dell’Apollo 11 24 luglio 1969

Anche il menu a bordo era speciale, Lunar Lobster e Moon Mints, nel menu di prima classe a la carte, oppure Sea of ​​Tranquility Oysters en Capsule, seguito da Chilled Lobster Lunar with Collins Sauce, Loin of Lamb Aldrin con Splashdown Sauce o forse Duckling a l ‘Armstrong.

A ciascun passeggero Qantas consegnò un certificato commemorativo e tra i passeggeri, il dodicenne Trevor Hiscock: “I miei occhi erano grandi come le finestre del portale da cui guardavo fuori. All’improvviso una palla verde e un’altra rossa (simile allo sguardo di un bagliore) passarono allo zoom mentre scendevano gradualmente … si stavano allontanando, non bruscamente, da una rotta parallela con noi

E durante il rientro nell’atmosfera. mentre percorreva circa 280 miglia parallelamente al percorso di rientro della navicella, il Capitano Brown, per una notte speaker radiofonico, ha descritto al mondo intero, collegato con lui, di aver visto due luci quando il modulo di servizio si è rotto e il modulo di comando ha continuato a cadere costantemente sulla terra: la prima conferma visiva che gli astronauti erano riusciti a tornare.

Volare è un sogno che a volte può davvero entrare nella storia del mondo, e non smettere di sorprendere #wecanfly prendendo in prestito uno degli hashtag di Airbus.

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