Lufthansa, Spohr: il governo in consiglio? Piuttosto in tribunale
Tra le condizioni che verrebbero poste a Lufthansa per il pacchetto di aiuti di stato tedeschi, l’ingresso dello stato come azionista e due posti nel consiglio di amministrazione del vettore.
Carsten Spohr, che da subito aveva negato che Lufthansa avesse bisogno di aiuti, vista l’enorme flotta di proprietà, purtroppo ha dovuto cambiare idea, il domani di Lufthansa è davvero incerto, ma non ci sta!
Ed ora alza le barricate verso l’escutivo di Angela Merkel che vorrebbe il 25 per cento delle azioni del vettore e due posti in consiglio, questo per riservarsi una minoranza di blocco, in cambio LH riceverebbe 9 miliardi di euro, tra aumento di capitale e crediti.
Spohr è assolutamente contrario ad un ingresso dello stato tedesco nel consiglio di amministrazione della società. la politica non deve influire nelle decisione strategiche e di mercato di Lufthansa.
E’ normale però che vengano poste anche questo tipo di condizione, e nella coalizione di governo si è discusso molto su questa modalità, ma è chiaro che il governo non vuole lasciare mani libere a Spohr e al board, che fino ad oggi ha gestito un vettore, con poca liquidità, enormi investimenti e poca profittabilità, che hanno portato LH ad avere liquidità all’inizio di questa crisi per soli 55 giorni, la più bassa tra le maggiori compagnie al mondo.
Ma non è finita qui, mentre la Svizzera non ha posto condizioni di questo tipo, autorizzando il salvataggio di SWISS, lontani i tempi di quella chiamata a cui nessuno rispose (Swissair) Belgio e Austria, potrebbero porre condizioni simili.
Ma Spohr piuttosto preferisci portare i libri in tribunale, una provocazione ? Conoscendolo, no non lo è, e la situazione è così grave, che entro pochi giorni si dovrà decidere cosa fare.