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easyJet esorta il governo inglese a rivedere i requisiti…

Un periodo di quarantena obbligatorio per chi entra nel Regno Unito per via aerea, se protratta ancora per molto potrebbe davvero essere una minaccia alla sopravvivenza delle compagnie aeree inglesi, più che altro per le basi inglesi.

easyJet ha “esortato” il governo del Regno Unito guidato da Boris Johnson a non protrarre troppo nel tempo la quarantena obbligatoria.

Le nuove regole di quarantena potrebbero rallentare e complicare qualsiasi ripresa della domanda di viaggio e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito, dato che le basi inglesi di easyJet potrebbero subire uno stop prolungato per la mancanza di domanda.

Il passeggero che vola per turismo è circa l’80% del totale dei passeggeri che volano con easyJet, se questa domanda non riprenderà e sarà impossibile che riprenda con una quarantena di 14 giorni, non è difficile prevederne le conseguenze in mancanza anche di adeguati ammortizzatori per i lavoratori nel Regno Unito.

In una nota easyJet ha affermato che eventuali restrizioni alla quarantena non dovrebbero durare oltre il blocco e dovrebbero essere riviste periodicamente.

I requisiti di quarantena per i passeggeri dovrebbero essere in vigore solo per un breve periodo, mentre il Regno Unito rimane bloccato“, ha detto un portavoce di easyJet “I requisiti dovrebbero essere rivisti periodicamente per garantire che siano mirati e proporzionati e non vincolino inutilmente l’importante ruolo che i viaggi aerei avranno nella ripresa economica del Regno Unito“.

Non si capisce perchè poi la quarantena sia obbligatoria solo per chi accede per via aerea e non con treni e navi.

da parte del governo “mancanza di chiarezza per le nuove regolelamentano tutte le maggiori compagnie aeree e a rendere ancora più discutibile la probabile decisione del governo inglese, che a quanto pare è certa di non applicare l’obbligo della quarantena a chi proviene da Francia e Irlanda.

Guardate questi numeri sui casi di contagio, aggiornati a ieri:

Spagna  222.857 casi (26.251 morti )

Italia 218.268casi (30.395 morti )*

Germania 168.551 casi (7.369 morti )

Regno Unito 211.364 casi (31.241 morti )

Francia 138.421  casi (26.230 morti )

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