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Il Regno Unito rischia costose cause per l’accordo Francese

Il Regno Unito rischia costose cause legali con la UE se discriminerà l’accesso al paese con la modalità scelta per la quarantena, ovvero non è accettabile secondo la Commissione tale discriminazione, la nazionalità.

l’accordo tra UK e Francia dovrebbe essere esteso a un qualsiasi altro stato membro dell’UE con un profilo di rischio coronavirus simile.

Una dei principi infatti sui quali si basano le linee guida per la riapertura dei confini e della libera circolazione è la gradualità partendo dai paesi con profili epidemiologici di rischio simili, non con accordi bilaterali discriminanti.

Il Regno Unito fino al termine del periodo di transizione, è soggetto (nonostante la Brexit) alla Corte di giustizia europea ed in base ai termini dell’accordo di recesso, tutti i casi portati in tribunale contro il Regno Unito durante il periodo di transizione saranno esaminati fino alla loro conclusione.

Ovviamente gli euroscettici che hanno spinto all’uscita del Regno Unito dalla UE esortano il governo ad ignorare la minaccia e lo hanno invitato ad agire spietatamente nell’interesse nazionale.

Un portavoce di Downing street ha dichiarato che non è stata ancora concordata un’esenzione con i francesi. Alla domanda se il Regno Unito stesse parlando con l’Olanda e il Belgio, il portavoce ha dichiarato: “C’è una conversazione con noi e il governo francese“.

I diplomatici dell’UE a Bruxelles hanno avvertito che la questione sta rischiando di avviare tensioni per i negoziati tesi sull’accordo commerciale post-Brexit, in corso questa settimana online a causa della pandemia, un importante punto critico dei colloqui è il ruolo futuro della Corte di giustizia europea.

È ovviamente molto deludente che una tale mossa venga presa in considerazione in tutta la Manica e certamente non favorisce il buon esito dei negoziati commerciali dopo la Brexit“, ha affermato un diplomatico di un paese tradizionalmente amico della Gran Bretagna.

“Il Regno Unito potrebbe dire che solo le persone che viaggiano dalla Francia sono autorizzate, ma non può dire che solo i francesi sono ammessi”, ha detto il diplomatico, “E non vedo come possa provare o mostrare che il profilo di rischio della Francia è inferiore rispetto a qualsiasi altro paese”.

Se una decisione si basa su motivi epidemiologici, allora va bene, ma se c’è un senso di discriminazione per nazionalità, ciò costituirebbe un problema“, ha affermato un altro diplomatico dell’UE di un influente stato membro.

Il segretario ai trasporti, Grant Shapps, che abbiamo già conosciuto per le sue dichiarazioni sugli aiuti alle compagnie aeree inglesi, ha dichiarato alla BBC: “Penso che quando avremo questo sotto controllo nel Regno Unito, non vogliamo reimportarlo”.

Nel frattempo, il governo guidato da Boris Johnson, non ha predisposto ancora linee guida, sta gestendo la crisi con 3 stati del Regno completamente in disaccordo, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, quindi al suo interno più che unito appare disunito.

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