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Il Regno Unito sempre più debole, il caso easyJet

Parole che fanno paura, che non avrei mai voluto sentire quelle di oggi, come ben sapete mi toccano molto, ma ne possiamo approfittare per alcune analisi su aspetti che toccheranno direttamente le scelte di easyJet nelle prossime settimane, che metteranno al centro un regno che si sta dimostrando “debole”, il Regno Unito.

In questi mesi infatti è stato chiaro a tutti come la mancanza di strumenti a sostegno del reddito e del mantenimento dei posti di lavoro, hanno evidenziato come anche paesi forti economicamente e nella finanza, hanno forti debolezze proprio su questi ambiti.

easyJet avvierà una ristrutturazione che molto probabilmente colpirà per prima il Regno Unito, in questa fase un problema.

Saranno potenzialmente quelle basi in contesti nazionali che a differenza dell’Italia e della Francia, non hanno strumenti adeguati a garantire alle aziende di mantenere il proprio personale senza obbligarle al licenziamento, ammortizzatori sociali come la cassa integrazione in Italia che garantiscono ai lavoratori Italiani almeno un anno (massimo 24 mesi a determinate condizioni) dal momento dell’attivazione di una sorta di tranquillità, anche se non potrà mai essere veramente tale, perchè i loro colleghi di altri basi, perderanno il loro posto di lavoro.

Potranno essere quindi le basi inglesi ad esempio quelle più colpite. un sintomo di come il Regno Unito sia attualmente in forte difficoltà, impreparato più di altri sulla gestione di quelle migliaia di persone, che non solo in easyJet stanno perdendo il loro posto di lavoro.

Berlino, Milano, Parigi, Venezia, Ginevra, Napoli, Nizza ad esempio, da sole potrebbero garantire la copertura completa del network di easyJet (ad esclusione dei collegamenti interni in UK) anche con una riduzione drastica delle attività delle basi inglesi.

Basi locate in Europa, in città strategiche, non solo come posizione ma come importanza, dove il proprio personale e tutte le attività potranno avere seguito con un adeguato supporto con ammortizzatori sociali per i propri dipendenti fino alla ripresa quasi totale delle operazioni di volo pre-covid (Ginevra esclusa per una diverso welfare).

Tutto questo non esclude che potranno essere avviate misure per riorganizzare le attività delle singole basi e degli equipaggi in tutta Europa.

Nel 25 esimo anno di attività penso che easyJet dovrà e troverà il coraggio di ripensare se stessa, più che altro le sue radici, mantenendo al centro di ogni cambiamento uno spirito che non dovrà mai cambiare, il suo #orangespirit.

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