Aeroporto di venezia Aviation

L’Italia riparte

Oggi 3 giugno 2020 gli spostamenti tra le regioni sono nuovamente possibili, gli italiani vogliono tornare a viaggiare ed è evidente che un virus non riuscirà a far dimenticare il piacere della scoperta, il benessere di un viaggio di piacere, una piccola gita culturale in luoghi che tutto il mondo ci invidia, la nostra penisola.

L’Italia non sarebbe in grado di ripartire senza il trasporto aereo ed infatti si susseguono gli annunci delle ripartenza, easyJet il 15, Volotea il 18, Blu Air con la sua base di Torino il 15, Ryanair da fine giugno, finalmente usciremo gradualmente da un oblio durato 3 mesi.

Sarà un estate molto italiana, non mancano nel nostro paese le strutture ricettive, i luoghi da visitare per tutte le tasche e gusti.

L’industria del turismo e del trasporto aereo ha però ancora bisogno di aiuto, indiscriminato e non solo a favore di un vettore che si chiama Alitalia.

Non voglio parlare di Alitalia però in questo articolo, abbiamo speso già fin troppe parole che spero non siano inutili per evitare un evidente ingiustizia, non solo per i vettori come easyJet, Rayanair e in questi ultimi anni anche Volotea, hanno permesso agli Italiani, di trasformare un sogno in realtà e a milioni di turisti stranieri di arrivare in Italia e contribuire a oltre il 17% del nostro Pil.

L’Italia non è solo uno dei più importanti paesi manifatturieri del mondo, è anche uno delle più’ importanti industrie del turismo, un industria che solo chi la conosce bene ed ha contribuito a farla crescere e la gestisce, potrà accompagnare il governo nella stesura di provvedimenti che garantiranno un futuro al sistema.

Oggi più che mai è indispensabile che le compagnie aeree, le società aeroportuali ed i rappresentanti del turismo in Italia, piccoli e grandi, vengano ascoltati dai ministeri competenti affinché le loro competenze, con la mediazione della politica che dovrà mediare affinché gli interessi di tutti, compresi i passeggeri e gli ospiti delle strutture ricettive vengano equamente soddisfatti, redigere provvedimenti mirati e non a pioggia per far ripartire l’Italia ma non solo … dare gli strumenti perché ad una ripartenza segua continuità.

E’ necessario infatti realizzare provvedimenti non solo di urgenza ma strutturali per colmare vuoti normativi, tipici ahimè del nostro paese, che hanno autorizzato anche azioni discutibili non solo dai soggetti privati, ma anche dal pubblico e quindi dalla politica.

Dobbiamo quindi garantire strumenti che pur garantendo i diritti dei lavoratori, garantiscano la crescita delle aziende del settore, concorrenza e accessibilità per tutte le categorie di passeggeri.

L’Italia è uno dei paesi al mondo con i più evoluti sistemi di tutela del lavoro, ma la burocrazia spesso frena su molti aspetti le imprese lasciandole piena libertà in altri ambiti, con evidenti disequilibri e ripercussioni sul mercato del lavoro e sulla libertà di investire in Italia con la garanzia che l’investimento possa essere profittevole.

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