Aeroporto di Treviso chiuso fino ad ottobre
L’Italia è un paese così strano, i sindacati preoccupati della chiusura dell’aeroporto di Treviso fino ad ottobre, ma non lo sono quando si rischia la chiusura definitiva dello scalo per la lotta dei comuni limitrofi per il suo ampliamento e le rotte per i decolli e gli atterraggi.
Ebbene si, come è giusto che sia, SAVE ha reso noto che lo scalo Canova di Treviso, rimarrà chiuso almeno fino ad ottobre e tutti i voli previsti saranno operati su Venezia, a circa 30 minuti di distanza.
L’aeroporto di Treviso infatti è uno dei tanti piccoli aeroporti locali sparsi per la penisola, realizzato non per una reale necessità, bensì per la forte spinta tra gli anni 80 e 90 dell’associazione industriali di Treviso e la potente (a quel tempo) fondazione CassaMarca.
Negli anni SAVE, la società di gestione dell’aeroporto di Venezia, socio di maggioranza di AERTRE, società che a sua volta gestisce lo scalo di Treviso, ha investito per l’aerostazione attualmente operativa e previsto un master plan per l’ampliamento e l’adeguamento dello scalo, per permettere all’aeroporto di restare funzionale al crescente traffico low cost.
Piano bocciato ogni volta, per un aeroporto che serve di più alla provincia di Treviso che a Venezia, che SAVE non avrebbe alcun problema a chiudere, accelerando l’investimento sulla seconda pista di VCE ed Enrico Marchi si è “stufato” delle continue lotte campanilistiche dei comuni intorno allo scalo che ne impediscono la sviluppo.
Ora visto il calo del traffico ed un ripresa che sarà graduale, l’aeroporto di Venezia che già prima poteva sostenere il traffico anche di Treviso, ospiterà anche i pochi voli previsti sul Canova, per dare modo a SAVE di “di ottimizzazione le risorse” evitando sprechi inutili per mantenere operativo uno scalo con una decina di voli al giorno, ad appena 30 minuti dallo scalo di Tessera (Marco polo di Venezia)
In una nota SAVE ha spiegato che “Nell’attuale mese di giugno il traffico del sistema aeroportuale Venezia-Treviso registrerà una flessione del 95%, che si presume possa recuperare parzialmente nei mesi della stagione estiva. Pertanto, in un’ottica di sistema e di ottimizzazione delle risorse, come accaduto in occasioni precedenti e come avviene in altri sistemi aeroportuali, il traffico sarà concentrato su un aeroporto, il Marco Polo, mantenendo attivi tutti i servizi per il territorio“.
In questi mesi avremo quindi anche la possibilità di capire davvero se quello scalo abbia ancora un senso o no, ricordando che SAVE, non si è mai tirata indietro per investire, mentre i comuni ed i cittadini ne hanno sempre ostacolato lo sviluppo.