Alitalia

Lazzerini vicinissimo alla carica di AD in Alitalia

In attesa che il consiglio dei ministri formalizzi la nomina a Fabio Lazzerini come nuovo AD della Newco di Alitalia, sembra che la nomina abbia superato l’ok dei vari ministeri.

Lazzerini è l’attuale CCO di Alitalia, figura apprezzata nel settore e sicuramente con un esperienza maturata non solo in Alitalia ma anche in Emirates.

Lazzerini era già uno dei candidati alla carica di AD nel 2019, in un intervista rilasciata a luglio dello scorso anno dichiarò “Ora per me è importante continuare a fare bene questo lavoro e far sì che Alitalia continui a crescere. Personalmente non sono a caccia di titoli o posizioni. Sicuramente sono orgoglioso di quello che stiamo facendo e in Alitalia sono estremamente felice: non ho mai rimpianto la scelta di venire qui, nemmeno nei vari giorni complicati che abbiamo avuto. Il mio futuro lo vedo in Alitalia perché il lavoro che stiamo portando avanti è bello e continua a interessarmi. Poi, sicuramente, le decisioni non spettano a me… si vedrà!“.

Quale la sua strategia ? Nella stessa intervista la illustrava così “ora esiste una una strategia più bilanciata: se prima prendevano qualsiasi tipo di passeggero, oggi il focus è principalmente sul cliente corporate, poi sul leisure individuale, poi i gruppi e tutto il resto. E questo crea crescita. Il segmento corporate da inizio anno è cresciuto dell’8%, i passeggeri del 7%”.

Senza dimenticare il lungo raggio, questo è il punto di vista dell’ormai sicuro nuovo AD di Alitalia.

Io stesso ho criticato la posizione del governo “protezionista” su Alitalia, i 3 miliardi previsti per la NewCo senza dare la priorità ad un piano industriale che potrebbe giustificarne l’aiuto, che slitterà quasi probabilmente a settembre a causa della giusta contrarietà della Commissione Europea al piano così delineato dal governo e difeso per primo dal ministro dei trasporti De Micheli.

Ma Lazzarini è sicuramente una di quelle persone che ha contribuito a quel poco di buono che è stato fatto in Alitalia, nonostante il disastro dell’EBIDTA, le zavorre ancora in Alitalia da sganciare sono molte, ora manca la cosa più importante, appunto il piano industriale, ma Fabio potrebbe essere la persona giusta, una delle mie condizioni che non ho mai nascosto e su cui mi sono battuto sono proprio le competenze che dovrebbe avere il nuovo AD, lui le ha, ora ci dovrà dare prova di riuscire a garantire una discontinuità del passato,

Riuscirà a farci cambiare idea sull’utilità di Alitalia che non potrà mai essere considerata però e su questo non transigo “strategica” ed “essenziale” all’Italia?

Una difficile sfida per Lazzarini, che potrà vincere solo se il governo non alzerà barricate sugli esuberi e non influirà sulle scelte strategiche.

Rimane il fatto che nessun provvedimento a favore di Alitalia dovrà ledere la libera concorrenza, bensì dovrà essere a supporto di tutte le compagnie aeree che operano e danno lavoro in Italia, anche con COA non Italiano, non è assolutamente accettabile alcuna discriminazione, rimane quindi il nodo DL rilancio.

Alitalia dovrà essere un concorrente leale con le low cost a cui deve essere garantito di continuare a far volare l’Italia e gli Italiani, inutile e sleale lottare con chi ha permesso a milioni di Italiani di volare, a chi ha contribuito a trasportare milioni di turisti i Italia e milioni di turisti italiani all’estero.

Alitalia non può e non si dovrà sostituire alle low cost, se riuscirà a guadagnare quote di mercato dovrà farlo anche garantendo un ulteriore crescita del traffico passeggeri.

I sindacati dovranno smetterla di proteggere gli ancor presenti privilegi ed Alitalia dovrà essere messa nelle condizioni di competere ad armi pari con quelle che non smetterò mai di dire essere le sue dirette concorrenti in Italia, nonostante con un modello di business completamente diverso, le low cost.

A questo scopo anche il CCNL previsto in Alitalia dovrà essere rivisto e non può essere adottato da tutte le compagnie che operano in Italia, è sempre più chiaro come sia indispensabile rivedere l’intero sistema non inserire due articoli in un DL per cercare di azzoppare chi ha permesso al nostro paese di volare.

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