Alitalia ecco perché lasciamo Trapani
Alitalia ha deciso di lasciare Trapani lasciando dietro di se’ non poche polemiche, ma c’è un perché ed è corretto essere trasparenti.
Il 60% in meno delle prenotazioni da Roma ed il 30% da Milano, dati che in aggiunta ad una perdita per passeggero tra i 26 e 31 euro, giustificano “commercialmente” la decisione di Alitalia.
Potrebbero non giustificarla come compagnia di bandiera o come “infrastruttura strategica” del nostro paese ma qualunque vettore con questi numeri non avrebbe mai operato su Trapani.
I numeri in un articolo del Corriere della Sera “Per ogni passeggero imbarcato sui voli tra Roma/Milano e Trapani Alitalia ha perso nel 2019 oltre 31 euro e l’anno prima oltre 26,5 euro”.
Alitalia in una nota ha dichiarato: “Le rotte da e per la città presentano per luglio e agosto un numero di prenotazioni inferiore da Roma del 60% e da Milano del 30% i voli hanno registrato un coefficiente di riempimento del 58% e una perdita di 1,4 milioni di euro su Roma e 2,5 milioni su Milano». Poi è arrivato il coronavirus e «la dinamica ulteriormente peggiorativa è del tutto contrastante con l’obiettivo assegnato alla gestione commissariale di riorganizzazione ed efficientamento delle attività della compagnia”.
Con questi numeri ogni polemica o critica e’ del tutto fuori luogo, ma se consideriamo che Ryanair perdeva appena tra gli 1 e i 4 euro da Trapani nel 2018 verso le destinazioni servite, ok un modello di gestione dei costi differente ma il delta è considerevole.