Alitalia

Musumeci e Orlando: Alitalia penalizza la Sicilia

Nello Musumeci, presidente della regione autonoma Sicilia e Leoluca Orlando sindaco di Palermo, bipartisan su questo argomento, accusano Alitalia di penalizzare la Sicilia.

Ieri si sono incontrati in una seduta congiunta del governo regionale e dell’Ufficio di presidenza dell’Anci Sicilia simbolicamente al check-in Alitalia dell’aeroporto di Palermo

“Irresponsabili scelte” compiute da Alitalia che rischiano di compromettere la stagione turistica e la stessa ripresa economica dell’Isola” dichiarano Nello Musumeci e Leoluca Orlando.

Il tema abbandono di Alitalia a Trapani, è stato invece al centro dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio nella sede della regione Sicilia tra il governatore Musumeci. l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il presidente di Airgest Salvatore Ombra.

Confermando il proprio impegno per il rilancio dell’aeroporto. il presidente di Airgest Ombra ha comunicato come alcune compagnie aeree compresa Ryanair riprenderanno a volare a luglio, nonostante la deludente decisione di Alitalia.

Un disimpegno di Alitalia che lascia ulteriore spazio alle low cost, in queste settimane prese di mira anche dal governo, nonostante diversi esponenti della maggioranza neghino, nel tentativo probabilmente di distogliere l’attenzione dai provvedimenti del governo a “protezione” di Alitalia.

In particolare due articoli del DL rilancio che hanno anche alimentato “illusioni” e le seppur giuste sollevazioni dei dipendenti di alcune low cost, easyJet esclusa, per un adeguamento salariale che come previsto dalla legislazione del lavoro attualmente vigente sono esenti dall’obbligo di dover essere allineati ad un contratto collettivo nazionale del lavoro.

Se da una parte quindi la richiesta al governo di intervenire per risolvere questo gap è giustificata, deve seguire un chiaro percorso riservato a questo specifico argomento, è altresì importante sottolineare che i vettori sono a norma nei confronti della legge e quando non lo sono stati sono stati sanzionati.

Tornando alla Sicilia che come il resto del nostro paese, è da anni stato lasciato da Alitalia e ha potuto essere collegato con il resto del mondo e nei voli domestici solo grazie alle low cost, Musumeci in riferimento a Trapani parla di “ennesimo schiaffo che si aggiunge a tariffe perlopiù inaccessibili e ai voli ancora ridotti in tutti gli scali siciliani, che stanno rendendo impossibile raggiungere l’Isola e partire“.

In merito alle tariffe il chiaro intento di Musumeci è quello di aprire la strada ad una pseudo continuità territoriale nell’isola, per una polemica che ogni estate e per ogni festa nazionale si ripropone, il prezzo elevato dei biglietti.

“Noi chiediamo un biglietto unico ad Alitalia. Sia che lo si prenoti un’ora prima sia che lo si prenoti un giorno prima”, questa richiesta caro presidente è però inaccettabile.

Per questo specifico argomento, non si può pretendere come lo stesso governatore vorrebbe, che se acquisti il biglietto il giorno prima o qualche giorno prima del volo, questo sia venduto con una tariffa fuori mercato ad un prezzo calmierato.

La strumentalizzazione di questo argomento che non viene mai affrontato pienamente da chi lo contesta è inutile, perchè la legge del mercato parla chiaro e l’offerta per la Sicilia è amplia per i due aeroporti principali Catania e Palermo ed anche i prezzi dei biglietti, se acquistati per tempo, sono in linea con altre destinazioni.

Il presidente della Regione ha anche parlato di “atteggiamento che, nel pieno della più grave crisi economica del nostra comunità, assume i profili di seria irresponsabilità di cui chiediamo conto innanzitutto al management e al governo nazionale“. Musumeci aveva auspicato una presa di posizione del presidente Conte nei confronti di Alitalia, “che dal governo centrale sta ottenendo aiuto oltre ogni legittima misura. In caso contrario, ma conosco la sensibilità del premier, la Sicilia darà vita a proteste clamorose“.

Ma qui un assist ad Alitalia devo darlo, EASA non ha imposto il distanziamento sociale a bordo, ENAC invece si, seguendo le direttive del DPCM del presidente Conte, quindi se un aereo vola con il 60% della sua capacità è normale che i prezzi siano alti ed è anche giusto ricordare che nonostante la precisazione di ENAC non è escluso che tale provvedimento venga prorogato anche oltre il 14 giugno, a queste condizioni quindi Alitalia non può abbassare le tariffe.

Non è possibile – ha aggiunto Musumeci – continuare a subire capricci e angherie da parte di una compagnia che si mantiene in vita con il denaro dei cittadini Io sono a sostegno dell’Alitalia, ma non di quella fatta da ruberie del passato e sprechi del presente“.

Come dare torto a Musumeci su questo punto, l’autogol su Trapani è l’ennesimo esempio effettivamente di quanto “questa Alitalia non sia strategica per il nostro paese”.

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