Porto di Venezia: assurdi tatticismi politici
La dura presa di posizione del Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Salvatore Margiotta e’ chiara che si oppone al commissariamento.
Non è passato inosservato il no dei rappresentanti di Regione Veneto e Città metropolitana di Venezia, entrambi rappresentati di due forze di opposizione, ma questo non è un “gioco di palazzo”.
Il sottosegretario ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il Porto di Venezia è una risorsa indispensabile per il Paese e il presidente Musolino ha dimostrato ottime qualità manageriali. Bloccarne l’attività sarebbe, soprattutto in questo momento, un atto irresponsabile e incomprensibile. Quanto successo quindi non può essere considerato altro se non un’azione di palazzo strumentale che, per quanto mi riguarda, non andrà a buon fine”
Il bilancio consuntivo dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale era stato validato da revisori dei conti di ministero delle Infrastrutture e ministero dell’Economia e conclude “Escludo infatti che si possa anche solo pensare di commissariare un porto rilevante come Venezia e un presidente che ha lavorato bene per assurdi tatticismi politici”.