Primo test in volo per il Max necessario per…
Nella giornata di ieri un Boeing 737 Max ha sorvolato lo stato di Washington per il primo di una serie di voli necessari per ottenere una nuova certificazione dalla FAA americana dopo i due disastri aerei del 2019.
I voli di prova, serviranno per testare l’aereo in diverse situazioni di volo per verificare il corretto funzionamento di tutti i sistemi ed in particolare del MCAS e dell’aggiornamento software che dovrebbe aver risolto i problemi di sicurezza che hanno causato i due incidenti.
Dopo 15 mesi di lavoro non solo sul software del MCAS ma anche su una verifica completa di tutti gli apparati dell’aereo, alcuni dei quali hanno avuto una serie di problemi e dovevano essere risolti.
Boeing non commenta, la Federal Aviation Administration ha dichiarato di aver condotto una serie di voli per valutare le modifiche proposte dal Boeing al sistema di controllo del volo.
“Mentre i voli di certificazione rappresentano un’importante pietra miliare, rimangono alcuni compiti chiave“, ha affermato l’agenzia. “La FAA sta seguendo un processo deliberato e prenderà il tempo necessario per rivedere a fondo il lavoro di Boeing. Solleveremo l’ordine di messa a terra solo dopo aver verificato che l’aeromobile è conforme agli standard di certificazione. “
L’agenzia federale ha affermato che i voli, con al comando piloti sia della FAA che di Boeing, impiegheranno tre giorni e copriranno “una vasta gamma di manovre di volo e procedure di emergenza“.