La ministra accoglierà le richieste di Alitalia, ignorando quelle…
Da alcune indiscrezioni, rivelate da Repubblica, la ministra De Micheli vorrebbe riaprire lo scalo di Linate il 13 luglio, nonostante la contrarietà di SEA, ma Alitalia che ancora vende i voli su Linate, insiste.
Il ministro dei trasporti avrebbe annunciato in una lettera all’Enac la data di ripresa del servizio dal city-ariport di Milano, in seguito alle continue richieste di Alitalia, il ministro a quanto pare non ritiene valida la richiesta di SEA, che ha avvisato che l’apertura in questo momento di Linate porterebbe ad un danno economico per la società di gestione.
Non ci sono i numeri per giustificare ora l’apertura dello scalo di Linate, mancano un numero di voli e passeggeri sufficienti tra Malpensa e Linate, mancano gli spazi adeguati a Linate per ospitare le operazioni aeroportuali in sicurezza secondo le linee guida per la prevenzione, Linate è ancora un cantiere aperto.
La riapertura di Linate in questo momento costerebbe a SEA un buco di circa 2,5 milioni al mese, li vuole pagare il ministro?
SEA attualmente operando solo dal T1 di MXP perde tra i 25 e i 30 milioni al mese causa crollo traffico.
Ora è da decidere se ascoltare solo Alitalia o anche SEA, che se sarà obbligato a riaprire Linate, potrebbe teoricamente non farlo nonostante il ministro “permetta” l’apertura dello scalo, avrà un ulteriore danno finanziario, creando un ulteriore danno al sistema del trasporto aereo italiano.