Proseguono i colloqui tra easyJet e il sindacato tedesco…
I contatti tra il management di easyJet e il sindacato tedesco che rappresenta il personale easyJet a Berlino stanno procedendo positivamente da entrambe le parti, con un dialogo costruttivo, che potrà portare ad un risultato meno drammatico di quello inizialmente annunciato dal CEO di easyJet, solo alcune settimane fa.
Positivo il commento del sindacato, in particolare sulla presenza fisica di Peter Bellew, Thomas Haagensen, Stuart MacDonald e David Morgan, che non si sono tirati indietro, in prima persona, in incontri diretti con i rappresentati dei lavoratori delle due basi di Berlino di easyJet.
Peter Bellew, Chief Operating Officer at easyJet; Thomas Haagensen, Country Director Switzerland/Germany di easyJet; Stuart MacDonald, Director of Operations HR & Group Industrial Relations e David Morgan, Director of Flight Operations.
Non è più possibile per easyJet continuare ad accettare un margine negativo così pesante sul mercato tedesco, era chiaro già un anno fa, ma oggi è ormai evidente che la scommessa su TXL è stata persa ed è necessario riorganizzare l’intero network tedesco ed europeo da Berlino.
Non si può dare la colpa al Covid, come non si può darla a Peter Bellow, che rimarrà inevitabilmente un “sorvegliato speciale”, non scorderemo mai il passo falso sulla proposta del nuovo contratto in UK a inizio pandemia, ma non ha alcuna colpa per la situazione già evidente, pre pandemia a Berlino.
Utilizzare ora la scusa che qualcuno in easyJet stia approfittando del Covid per intervenire sulle condizioni dei lavoratori in Germania, non ha alcuna base di fondamento, forse non sarebbe successo nel 2020, magari tra un anno, ma sarebbe stato ugualmente inevitabile.
Confermata la riduzione della flotta che verrà basata nel nuovo aeroporto di Berlino BER Brandeburgo, 18 aeromobili rispetto ai poco più di 30 pre-covid divisi da Tegel e Schönefeld.
Ora, come comunicato dal sindacato agli iscritti, anche se non completamente d’accordo su alcune posizioni di easyJet sul nuovo focus del vettore nel mercato tedesco, viene confermata la disponibilità di easyJet di trovare soluzioni alternative ai 700 e oltre licenziamenti, riducendone il numero pur mantenendo fermi alcuni paletti, che nessuno ormai può mettere in discussione, ovvero la riorganizzazione e riduzione della base, l’utilizzo del part-time sarà una delle soluzioni proposte.
Positivo quindi al momento, il dialogo che si è instaurato tra le parti e la disponibilità di easyJet a ridurre il numero di esuberi.