easyJet risponde a Wizz su Malpensa
easyJet esattamente un giorno dopo l’annuncio di Wizz Air di due nuove rotte nazionali verso Palermo e Catania, risponde con un aumento delle frequenze verso quelle stesse destinazioni e una nuova destinazione in est Europa, Bucarest.
Ora mi chiedo, con un numero di frequenze già in linea con la domanda, se un nuovo operatore introduce due nuove frequenze con la possibilità volendo, di Dumping sulle tariffe, è una mossa vincente quella di rispondere con più frequenze, quindi un aumento della disponibilità di posti verso quelle destinazioni?
easyJet al momento non può permettersi nessun rischio in termini di aumento dei costi, se non giustificato da un sicuro piano di rientro.
easyJet non può permettersi di rispondere ad una “minaccia” di un concorrente senza fare i conti con le attuali sue capacità, salvaguardando la sua liquidità ed il rating della società.
Nel caso specifico della MXP-CTA e MXP-PMO tra Milano Malpensa, Linate e Bergamo (bisogna considerare l’intero sistema aeroportuale lombardo) vi è già una sovracapacità che non fa bene a nessuno dei vettori, men che meno a easyJet ed alla stessa Wizz, che però sta investendo per il lancio della sua base di Malpensa.
La domanda quindi che ci poniamo è, come si pensa di riempire i nuovi voli, anche con un aumento della domanda ci sono i due nuovi voli di Wizz Air e easyJet ha ancora disponibilità sui voli già schedulati
La tariffa più bassa da MXP di easyJet al momento in promozione è 19,90 euro, quella di Wizz a 9,99 a cui bisogna aggiungere il trolley (bagaglio a mano) ad un costo di 17 euro a tratta, il prezzo totale del biglietto sale quindi a 26,99 euro, ben al di sopra di quello di easyJet in cui il bagaglio a mano è incluso nel prezzo.
In ogni caso oggi chi ha più liquidità e flessibilità operativa potrà continuare a giocare sul prezzo, chi non potrà farlo, dovrà subire un attacco rispondendo in base alle sue capacità, valutando attentamente il rischio che incorre esponendosi troppo.
Partiamo da un dato che è un dato chiave il CASK che viene utilizzato per individuare il costo medio per passeggero per km percorso, per easyJet è molto più alto rispetto quello di Wizz Air e Ryanair.
Questo dato, anche se da solo non basta per determinare la redditività di una singola rotta, è un valore chiave da tenere ben presente, in questo specifico caso vi è anche il problema della domanda, ancora bassa e quindi la sovracapacità che crescerà ulteriormente con l’aumento delle frequenze.
In base alla domanda e all’offerta, una regola basilare in economica, le tariffe di quelle specifiche tratte resteranno basse, anche sotto-costo.
easyJet, giustamente direi, deve rispondere a Wizz Air per non perdere quote di mercato su Malpensa, ha scelto di “provare” a farlo con un aumento delle frequenze, ma dovrà ugualmente cercare di riempire i voli, per non essere costretta ad operare con voli in perdita, nessuno potrà escludere che alcuni dei voli programmati vengano cancellati, perché non avranno un numero di passeggeri tale da giustificarne l’operatività, ovviamente mi auguro che non sarà necessario farlo, mi chiedo però se questo rischio è stato calcolato, anche a livello di immagine.
Al momento e anche nei prossimi mesi, è più opportuno riempire gli aerei, easyJet ha già un numero di frequenze e orari più che accettabili, certo queste si possono ancora ottimizzare, ma come giustificherà un aumento dei costi che nessun vettore al momento si può permettere, innescato da un numero maggiore di aerei in volo senza un reale aumento della domanda?
Che impatto avranno in termini di performance e rating i risultati dei prossimi mesi ed in particolare quando easyJet dovrà nel 2021 rinegoziare alcuni prestiti in scadenza?
C’è ancora margine per easyJet di fare leva sul prezzo del biglietto, sul marchio riconosciuto in Italia, a Milano, a Palermo e a Catania, molto più che di Wizz Air, evitando un incremento dei costi, salvaguardando il più possibile la sua quota di mercato a Malpensa, la sua più grande base in Europa.