Approcci comuni su test e quarantena per salvare l’aviazione…
Carissimo Johan, ultimamente ho sempre qualcosa da rimproverarti, ma questa volta hai ragione, se l’Europa non si mostra unita, nel decidere insieme politiche comuni sull’aviazione e le restrizioni di viaggio, l’industria dell’aviazione e del turismo rischiano di non riprendersi.
Migliaia di posti di lavoro già persi, migliaia di posti di lavoro a rischio in tutto il settore, una completa incertezza sul domani e ogni giorno nuove regole da rispettare, nuove restrizioni, che impediscono al passeggero di poter decidere serenamente quando partire e dove andare.
Un paese adotta la quarantena, un altro i tamponi, uno un autocertificazione, un altro i tamponi in aeroporto, siamo in Europa?
Ancora una volta l’Europa dovrebbe dimostrarsi unita ed adottare politiche e misure comuni, ma non sembra in grado di farlo.
Johan Lundgren CEO di easyJet bacchetta i governi europei, che dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di politiche di viaggio aereo coerenti mentre le compagnie aeree lottano per riprendersi dalla crisi provocato dalla pandemia di COVID-19, piuttosto che proteggere i vettori nazionali.
Lo ha fatto parlando a un evento online di Airlines for Europe (A4E), con gli amministratori delegati del settore e i responsabili delle politiche dell’UE.
easyJet volerà a circa il 40% della sua capacità, anche altri vettori sono stati costretti a tagliare voli verso destinazioni europee, solo in Italia si segnala un aumento della domanda ed un incremento della capacità per le destinazioni domestiche ed easyJet sempre in controtendenza ha deciso di proteggere la sua base di Malpensa, lasciando pericolosamente spazio in particolare a Venezia.
Johan ha accusato che parte del crollo della domanda, che è stata anche la giustificazione di easyJet per il taglio della capacità a partire dal mese di ottobre, è di un “enorme confusione” sulle diverse restrizioni e misure di quarantena: “È necessario un approccio comune quando si tratta di cose che hanno a che fare con i test (e) la quarantena“, ha detto Lundgren durante l’evento ospitato dal gruppo industriale con sede a Bruxelles Airlines for Europe (A4E).
Eurocontrol conferma che la ripresa è più lenta del previsto e rivede le sue previsioni, 4,2 milioni di voli europei in meno e 140 miliardi di euro (166 miliardi di dollari) di entrate già perse a causa della crisi.
Non hanno alcun effetto sui paesi membri le raccomandazioni della Commissione Europa per adottare politiche comuni, nessun effetto gli studi fatti sull’uso dei tamponi, come quello sul doppio tampone per ridurre il numero di giorni di quarantena o addirittura non renderla necessaria, i dati raccolti hanno dimostrato che i test in aeroporto sono più efficaci della quarantena.
Sebastian Mikosz dell’International Air Transport Association (IATA): “Non siamo nella fase del recupero, siamo ancora nella fase della sopravvivenza, se si dispone di qualsiasi forma di quarantena (è) assolutamente equivalente alla chiusura del mercato.“
In tutto questo, caro Johan, ci dovremmo vedere per una bella chiacchierata a Palma, ho una serie di domande da porti e qualche punto oscuro da chiarire.