Italo NTV

State “decidendo” la fine di Italo, vergogna!

E’ vergognosa la decisione del governo italiano di continuare a limitare la capienza al 50% sui treni AV di Trenitalia ed Italo, non per una decisione del CTS, bensì per una scelta politica.

Il ministro della salute e quello dei trasporti infatti, hanno concesso ai treni regionali e autobus di viaggiare all’80% della capacità, treni e autobus che a differenza dei convogli AV non offrono nessuna garanzia sul distanziamento e un ricambio dell’aria efficace per ridurre al minimo il rischio contagio.

Una “scelta” politica, perché ricordo che la decisione di aumentare la capienza all’80% sui treni locali e autobus non e’ stata del CTS, che non era favorevole, ma del governo in seguito alle pressioni ricevute e alla priorità di consentire l’apertura delle scuole e lo spostamento di studenti e lavoratori.

Mentre per l’AV a quanto pare non vi e’ alcun interesse di garantire all’unica azienda privata di trasporti su ferro in Italia, ovvero a Italo un futuro.

Se permangono certe condizioni nel giro di due mesi ci fermeremo con gravi ripercussioni sull’occupazione: ci sono 1.500 famiglie a rischio che arrivano a 5mila considerando l’indotto“. Così Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo-Ntv, lancia l’allarme e un avviso al governo, in un’intervista a Repubblica, mostrando le sue perplessità per il tetto alla capienza (50%) deciso dal Cts per i convogli dell’Alta velocità, “norma Arlecchino. Gli aerei sono al 100% da settimane, il trasporto pubblico locale e i treni regionali vanno all’80%. Così la situazione è ingestibile e dal primo ottobre saremo costretti a ridurre i servizi, con gravi ripercussioni sull’occupazione

Trenitalia ricordo che e’ una società a controllo statale, Italo e’ un suo concorrente, notate anche voi delle similitudini con Alitalia e il resto del settore aereo?

Per quale motivo non si da la possibilità a Trenitalia e Italo sui treni ad Alta Velocità, con treni dotati di sistemi di areazione moderni ed efficienti e una pulizia e sanificazione accurata, di aumentare la capacità all’80%, come invece e’ stato permesso sui treno locali, in alcune regioni vecchi, senza nessuna delle garanzie che invece i convogli AV danno di poterlo fare ?

Una scelta politica per affossare Italo che sta rischiando grosso oppure la solita incapacità di decidere, la solita incompetenza della classe politica e l’obbiettivo si seguire interessi che non sono quelli del paese?

Un appello al Presidente del Consiglio Conte, al ministro della Salute Speranza e al ministro dei Trasporti De Micheli di intervenire subito, non domani, non solo per Italo, ma per il sistema dei trasporti, per garantire concorrenza, per il “sistema Italia” e gli italiani.

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