Lufthansa

Lufthansa: 150 aerei meno e 27.000 licenziamenti

Sono state purtroppo confermate le anticipazioni trapelate dalla riunione della scorsa settimana dell’executive board di Lufthansa, 150 non più 100 gli aerei che usciranno dalla flotta.

Crescono inevitabilmente il numero di esuberi di personale in tutte le posizioni aziendali.

150 aerei in meno entro il 2025 potrebbero costare ulteriori 5000 licenziamenti, da aggiungere ai 22.000 già in corso, confermate quindi le voci di un aumento degli esuberi, lo sesso Carsten Spohr aveva escluso però un numero doppio rispetto ai 22.000 già previsti.

Lufthansa ha affermato anche che registrerà una svalutazione di 1,1 miliardi di euro ($ 1,3 miliardi) questo trimestre rispetto al valore degli aerei a terra, un dato pesante per un vettore che voleva far leva sul suo patrimonio di aerei di proprietà per far fronte alla crisi, in una prima fase Spohr si rifiutava di chiedere aiuto al governo per questa ragione, ma poi è stato costretto ad accettare.

Le prospettive per il traffico aereo internazionale sono notevolmente peggiorate nelle ultime settimane“, ha detto Lufthansa. “Con la fine della stagione dei viaggi estivi, i dati relativi ai passeggeri e alle prenotazioni stanno nuovamente diminuendo.”

Le azioni Lufthansa nella giornata di ieri, diffusa la notizia, sono scese dell’8,8%, il più grande calo intraday dall’11 giugno, e sono state scambiate in ribasso dell’8% a 7,92 euro alle 16:00 a Francoforte, un calo del 52% sull’intero anno fino ad oggi.

La società ha dichiarato che ora riporterà solo dal 20% al 30% della capacità entro la fine del quarto trimestre, rispetto a un obiettivo della metà in precedenza.

Lufthansa sta bruciando mezzo miliardo di euro in contanti ogni mese, una cifra che prevede di tagliare 400 milioni di euro di costi entro l’inverno attraverso una “rigorosa gestione dei costi”.

Lufthansa ha iniziato a licenziare il personale negli Stati Uniti e in Cina, tagliando la sua forza lavoro di oltre 8.000 unità al 30 giugno, in Germania per ora non c’è stato alcun licenziamento, anche grazie all’estensione dei sussidi statali fino al 2021, che ha anche reso economicamente meno vantaggioso licenziare personale tedesco, mascherando in parte l’entità dei problemi per un vettore che dovrà rimborsare un salvataggio statale di 9 miliardi di euro.

Tuttavia, Lufthansa ha affermato che ridurrà lo spazio per gli uffici amministrativi del 30% in Germania mentre conduce una revisione mondiale, confermando al contempo i piani per un taglio del 20% nei posti di gestione da attuare nel primo trimestre del prossimo anno.

Per quanto riguarda la flotta, oltre ai tagli già annunciati, 17 Airbus SE A340-600 verranno ritirati definitivamente, mentre otto A380, che non verranno più demoliti ma stoccati e pronti per essere reintegrati in caso di “una ripresa inaspettatamente rapida del mercato, una buona notizia per l’A380.

I Boeing B747 e Gli A340-300 rimarranno operativi.

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