easyJet appesa a un filo? Come tutte direi …
Alcuni giorni fa, mi arrivò una registrazione, il cui contenuto richiedeva un attenta analisi e mi mancavano alcune importanti informazioni sulla voce e il contesto di tale audio.
Oggi la BBC, a cui è giunto lo stesso audio, ma con i dettagli che mi servivano per contestualizzarlo, in un perimetro ben preciso, in modo da dare il giusto peso alle argomentazioni trattate, ma soprattutto ad un affermazione che io stesso ho quasi timore a ripetere.
Nella registrazione è Martin Entwisle, un rappresentante dei piloti del Regno Unito (BALPA) a parlare di un incontro avuto con il CFO di easyJet Andrew Findlay, descrivendo la situazione di easyJet come “davvero terribile”.
L’incontro tra Martin Entwisle ed altri tre rappresentanti del sindacato dei piloti BALPA e la dirigenza senior di EasyJet si è svolto due settimane fa.
Martin Entwisle, è anche un pilota di easyJet ed in un successivo incontro, a cui si riferisce la registrazione, con i suoi colleghi piloti del vettore britannico, ha riassunto l’incontro con il CFO di easyJet con queste parole: “Penso che il modo più semplice per dirlo sia che la compagnia è appesa a un filo. La situazione è disastrosa.“
La riunione in oggetto è uno degli incontri del sindacato con i propri iscritti per il processo di consultazione avviato con easyJet, che si è concluso con l’accordo reso noto ieri, che ha permesso di evitare oltre 700 licenziamenti con l’accettazione dei piloti di lavorare part-time.
Martin Entwisle in uno dei passaggi contenuti nell’audio, parla della prossima estate come determinante per il futuro di easyJet: “Se non avremo una buona estate […] e guadagneremo un sacco di soldi, saremo davvero senza lavoro“.
Leggere queste parole, fa venire i brividi, anche se è ormai chiaro come più volte ho sottolineato che easyJet è oggi particolarmente debole ed anche il suo bilancio non permette alcun errore in questa crisi, in cui easyJet si sta dimostrando poco “resiliente” e un passo indietro rispetto ai suoi competitor.
EasyJet ha negato che le affermazioni del suo pilota nella registrazione riflettano ciò che ha detto EasyJet o il suo CFO Andrew Finlay che nell’audio viene nominato chiaramente.
Anche il BALPA per voce del suo segretario generale, Brian Strutton, si dissocia dalle dichiarazioni del suo membro e ha dichiarato al The Independent : “La crisi dell’aviazione è ben nota ed è qualcosa che stiamo evidenziando da mesi. Un rappresentante locale è stato registrato dando la sua impressione di alcune delle difficoltà che easyJet – come tutte le compagnie aeree – sta affrontando. Ma Balpa ha fiducia nel piano aziendale di easyJet per superare questo periodo invernale e contribuire a sostenere la ripresa economica del Regno Unito nei prossimi mesi”.
Un inverno buio
Tutte le compagnie aeree, dopo un estate per alcune, con risultati migliori delle aspettative, sono state costrette a ridurre la capacità in particolare sulle destinazioni internazionale, per il riacutizzarsi della pandemia e le continue restrizioni.
easyJet più di altre però sta “lasciando il passo” con decisione non del tutto condivisibili, forse eccessivamente dettate da una cautela e lentezza, nei processi decisionali che ha sempre distinto easyJet dai suoi competitor, vi ricordate quando vi ho raccontato che secondo molti dipendenti e non… easyJet non fa un passo se non è sicura al 200% ? .
Ma è anche vero, che nonostante questa “seppur eccessiva cautela” ed una apparente “scarsa resilienza”, il board di easyJet ha come unico obbiettivo quello di mettere al sicuro i conti del vettore britannico, seppur rischiando di perdere posizioni in alcuni aeroporti, ma meglio essere secondi o terzi oggi per tornare ad essere i primi domani, un pensiero che sono stato forse il primo a condividere.
Non voglio affrontare in questo articolo alcuni aspetti che mi hanno fatto venire alcune perplessità sulle decisione prese a Luton, sulla capacità e il network più in generale per la prossima stagione invernale.
Ma nell’audio, tralasciando quelle dichiarazione virgolettate, così nette e preoccupanti di Entwisle, quello che si sente non si discosta molto da quello che è avvenuto e da quello che si sa, compresi i piani.
E’ vero che la flotta di easyJet di prorietà è scesa al 50% con la vendita ed il leaseback, operazione che ha iniettato nuova liquidità nelle casse di easyJet, aumentando però la voce di costo del bilancio riguardante il leasing degli aeromobili ed è altrettanto vero che altri aeromobili verranno venduti, o almeno questo era il piano iniziale di easyJet, una ventina di A319 ormai vecchi dovrebbero essere ceduti.
Lo stesso Johan ha confermato che la capacità ed il numero di aeromobili attivi nelle basi che non verranno rese momentaneamente “non operative” saranno davvero pochi, ma anche le altre compagnie faranno lo stesso, comprese Wizz Air e Ryanair che hanno dovuto rimodulare la loro offerta, inizialmente partita ottimisticamente senza tagli invernali ed invece ora, ad esclusione del mercato domestico italiano, anche loro stanno tagliando.
Quindi se leggiamo anche la seguente affermazione di Entwisle contestualizzandolo in questo scenario, avrà pur utilizzato parole forti ma non si allontanano dalla realtà: “Gli aerei sono stati tutti assegnati alle basi, ma alcuni di loro sono assolutamente orribili – alcune basi prevedono tagli di oltre il 50-60%, forse questo inverno.”
easyJet risponde quindi con una dichiarazione: “La registrazione non riflette ciò che ha detto EasyJet o il suo CFO. Abbiamo chiarito che l’intero settore è stato colpito dalla pandemia, ma EasyJet ha adottato un approccio cauto alla capacità e alla giusta conservazione del denaro. La compagnia aerea continua a rivedere tutte le opzioni di liquidità, ma non è stata presa alcuna decisione. I voli invernali sono ancora notevolmente inferiori rispetto all’estate e EasyJet continuerà con il suo approccio cauto e dinamico alla capacità durante l’inverno. Non è stata presa alcuna decisione e aggiorneremo il mercato a tempo debito. “
Una dichiarazione standard, in linea con quella del segretario generale, del BALPA Brian Strutton.
L’unica cosa che possiamo dire è che l’audio non ci fornisce nessuna informazione che già non sapevamo, alcuni passaggi di Entwisle devono essere visti come opinioni personali.
In un ottica puramente di “salvaguardare il bilancio”, si possono anche obiettivamente non condividere in parte le scelte di easyJet, ma non possiamo fare altro che sostenerle, se però fossero un pò più trasparenti nelle decisioni, dandoci qualche dato in più, penso che potrebbe solo che rasserenare (per quel poco che sarà possibile vista la situazione del settore) tutti e dare modo ai dipendenti e non solo, di non rassegnarsi, ma condividere coscientemente le decisioni del board, comprese alcune decisioni che dovranno essere ancora prese anche per l’italia.