Il Regno Unito, il paese più colpito
Il Regno Unito, è stato pesantemente colpito dalla crisi del COVID-19 per quanto riguarda il settore aereo, lo dimostra una scheda informativa di EUROCONTROL.
Eamonn Brennan, il direttore generale di EUROCONTROL, ha commentato: “Tra tutti gli Stati membri DI EUROCONTROL, il Regno Unito è stato il più colpito, perdendo oltre un milione di voli rispetto al 2019 e con il traffico ancora in calo del 62%“.
La scheda informativa elaborata da EUROCONTROL fornisce fatti e grafici chiave che illustrano l’entità di questo impatto.
Il Regno Unito è al 5 ° posto in tutto il mondo in termini per numero di morti Covid, più in generale un impatto devastante per numero di contagi e una politica spesso confuso, approssimativa e che non ha seguito una linea precisa fin dall’inizio, l’economia ne ha risentito pesantemente con una perdita di PIL del 9,5% nel 2020.
Anche il traffico aereo quindi ha iniziato a diminuire il 17 marzo raggiungendo il -92% del 2019 a metà aprile, per poi tornare lentamente a crescere fino al -58%, un livello inferiore ad altri paesi europei come ad esempio l’Italia.
Nel complesso, il Regno Unito è il paese europeo che ha registrato la più alta perdita di traffico con 1.000.000 di voli in meno da marzo, rispetto al 2019
con una perdita complessiva di 158 milioni di passeggeri.
L’aeroporto più colpito è il primo aeroporto del Regno Unito per numero di passeggeri, Londra Heathrow, con un meno 57% rispetto allo scorso anno.
Tra i vettori Ryanair è stata la prima grande compagnia aerea a ricominciare a volare nel Regno Unito attraverso varie fasi
(il 1 luglio e il 1 agosto), easyJet è tornata in volo più tardi, rispondendo più lentamente e con più cautela con un numero di voli e capacità simile a quella di Ryanair, per poi crollare nei mesi successivi a partire da settembre, con un minimo ad ottobre e come preannunciato dal CEO di easyJet con un nuovo calo nei prossimi mesi invernali fino ad arrivare ad un 25% della capacità rispetto allo stesso periodo del 2019.