Wizz Air

La Norvegia vuole boicottare Wizz Air

Mentre gli analisti avvertono che SAS e Norwegian subiranno forti pressioni dall’ingresso di Wizz Air nel mercato domestico in Norvegia, i sindacati vogliono boicottare Wizz ed alcuni esponenti del governo avvisano Váradi, che in Norvegia non si può non riconoscere il sindacato.

L’espansione di Wizz Air non è un preciso colpo di grazia per SAS, ma arriva in un momento terribile“, scrive in una nota l’analista Jacob Pedersen di Sydbank. “Il traffico nei mercati di SAS è imploso e la ripresa sembra essere un affare a lungo termine“.

Pedersen ritiene che il segmento business di SAS abbia subito “danni permanenti” a seguito del coronavirus e che la società in futuro dovrà rivolgersi principalmente al segmento leisure, dove “Wizz Air sta interferendo seriamente nella lotta – e il risultato sarà senza dubbio una pressione più forte sui prezzi dei biglietti”.

Uno scenario non nuovo nel mercato dell’aviazione, l’ingresso delle low cost ed in particolare delle HARD low cost, come Ryanair e Wizz Air, non solo per l’aumento della capacità, ma soprattutto per una “guerra” sui prezzi dei biglietti, ha ovunque messo in difficoltà le compagnie aeree “tradizionali”.

Un altro vettore aereo si sta preparando al decollo, non solo Wizz Air, e Pedersen non è assolutamente meravigliato, ci si aspettava che più giocatori entrassero nel mercato norvegese, i norvegesi volano molto, rendendolo un mercato molto interessante e redditizio.

Forte la presenza sindacale in Norvegia

Ma Wizz Air non potrà sottovalutare la forza dei sindacati norvegesi che vedono anche il governo attivo nella difesa dei diritti dei lavoratori e della normativa norvegese sul lavoro.

Ed ecco quindi i sindacati annunciare un boicottaggio dei voli della compagnia ungherese, József Váradi si è sempre opposto a riconoscere il sindacato nella sua azienda, il leader sindacale Frode Alfheim di Industri Energi commenta: “Quando Wizz Air sbatte la porta contro il movimento sindacale e una vita lavorativa organizzata e dignitosa, noi sbattiamo la porta contro di loro. È del tutto inaudito nel contesto norvegese. József Váradi vuole clienti norvegesi, ma non cultura norvegese. Tali attori senza scrupoli non sono i benvenuti. Pertanto, introduciamo una politica di viaggio in base alla quale i nostri dipendenti non effettueranno queste rotte“.

Anche la Norwegian Pilots ‘Association è scettica: “Registriamo che il manager Wizz Air nelle interviste si rifiuta di stipulare contratti collettivi con i sindacati. In Norvegia, non ci allontaniamo dalla responsabilità sociale, ma seguiamo le normali regole del gioco per la vita lavorativa. Presumo che Wizz Air contribuisca a una sana competizione basata sulla responsabilità sociale” ha commentato il leader della Norwegian Pilots ‘Association Yngve Carlsen.

Anche il governo alza la voce.

Il primo ministro Erna Solberg chiarisce che Wizz Air non può rifiutare ai dipendenti di organizzarsi e sostiene il boicottaggio dell’azienda.

Non volerò con una compagnia che rifiuta ai lavoratori di organizzarsi,” ha detto Solberg durante un interrogazione mercoledì davanti al parlamento norvegese ed aggiunge “Allo stesso modo in cui non ho mai volato con Ryanair. Perché dieci anni fa ho detto che era inaccettabile per me viaggiare con compagnie aeree che non hanno condizioni di lavoro adeguate e ordinate per i loro dipendenti”.

Solberg ha chiarito che, secondo la legge norvegese, Wizz Air non può rifiutare ai dipendenti di organizzarsi.

Ed ecco quindi che Wizz Air dovrà affrontare non solo il sindacato, ma anche la legge norvegese che obbliga il datore di lavoro a riconoscere il sindacato, nonostante per József Váradi che ha già risposto alle critiche di coloro che vogliono boicottare l’azienda.

Unanime l’appoggio della politica norvegese rispetto a quanto dichiarato dal primo ministro, elogiato per la chiarezza delle sue esposizioni e la presa di posizione precisa che appoggia il sindacato, i lavoratori e difende la legge norvegese.

József Váradi CEO di Wizz Air

I sindacati non fanno per me. Fanno quello che facciamo noi, se vogliono boicottarci, allora non mi interessa“, ha detto ieri Váradi.

József Váradi sostiene che i sindacati rendano le aziende meno efficienti e che questo deve interessare sia i contribuenti che i dipendenti e  rifiuta categoricamente di stipulare contratti collettivi e riconoscere le rappresentanze sindacali in Norvegia come negli altri paesi in cui opera, nonostante la Norvegia sia rigida su questo versante, non consentirà in nessun modo che questo possa avvenire.

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